COS’è, CHI COLPISCE, I SINTOMI E COME AIUTARE CHI NE è AFFETTO
Buongiorno amici. Oggi parliamo di anoressia nervosa.
COS’è
Il cibo è uno dei piaceri della vita, se vissuto serenamente…così è, o meglio dovrebbe essere.
Sì, perché per una bella fetta di persone , invece, è il nemico da cui stare lontani. Nemico che può avvicinare le persone più vulnerabili alla così detta anoressia nervosa.
Ma cos’è in realtà? E’ un disturbo alimentare legato alla paura di ingrassare, di non avere più il controllo del proprio corpo, legato alla visione distorta che le prsone affette da questa patologia hanno del proprio fisico.
L’anoressia nervosa compare, solitamente, nel periodo dell’adolescenza, periodo già di cambiamenti fisici, comportamentali, ormonali; ma anche nei primi anni dell’ tà adulta: nessuno è immune.
Due i tipi di anoressia nervosa: la restrittiva, per cui ch ne è affetto diminuisce drasticamente le calorie assunte durante la giornata; o con bulimia, ossia quel tipo di anoressia che alterna i giorni di restrizione dal cibo da quelli di grandi abbuffate fino a vomitare.
COME SI MANIFESTA ?
Avete mai sentito una donna, una ragazza, guardarsi allo specchio e trovarsi mille e più difetti che voi, obiettivamente , non vedete? Ecco, questa è una prima manifestazione della malattia.
Una completa insoddisfazione per il proprio corpo: alcuni hanno il terrore di ingrassare e si vedono tali, altri ammettono di non essere grassi ma puntano su alcune parti del loro corpo.
Un’altra manifestazione? L’autostima, che si mantiene alta solo se riusciamo a prendere e mantenere il controllo del nostro corpo. Nel momento ni cui questo crolla, ci si flagella, ci si autocritica pesantemente e la valutazione del sé è distrutta.
Inizialmente quando una persona comincia a diminuire il cibo si sente energico, iperattivo, pieno di energia. Peccato, però, che questa sensazione duri poco per lasciare spazio, ed è normale, alla fame, alla voglia di cibo…ed è qui che si cade in depressione, che ci sis ente falliti perché si ha ancora perso il controllo del proprio corpo e della propria mente. Meno mangi, più sei iperattivo, più non riesci a dormire, più la tu ma mente perde concentrazione e più le emozioni negative prendono possesso di te.
MA I SINTOMI?
In primis, coem dicevamo sopra, la restrizione di calorie giornaliere: i ragazzi arrivano a pesare l’85% in meno rispetto al peso forma in base ad età, sesso, stile di vita. Hanno paura di ingrassare, vedono alterata la loro immagine allo specchio (evitano di passare davanti a qualsiasi specchio).
E ancora, non riescono a rendersi conto, a prendere coscienza del loro essere sottopeso. Anzi, più vedono il loo corpo dimagrire più lo vogliono sempre più magro:
” ma tanto smetto quando voglio perché ho il controllo di me”.
Alle ragazze salta il ciclo mestruale, altro sintomo importante.
ADOLESCENZA
Si pensa che l’anoressia nervosa sia solo un problema di fisico e di cibo. In realtà, le motivazioni per cui un ragazzo comincia a far del male al proprio corpo sono, per la maggior parte delle volte, di carattere psicologico : in casa non si sentono capiti, ascoltati, compresi; vogliono attirare l’attenzione di un genitore che è completamente assente ai suoi occhi; per punire un corpo dopo una violenza , un maltrattamento; perch<è si è stati bullizzati.
COSA FARE?
E’ la famiglia a giocare un ruolo determinante per aiutare questi ragazzi.
Innanzitutto, i ragazzi devono prendere consapevolezza del fatto che stanno male. Leggete qualche libro che parli dell’argomento, senza forzarli, o un articolo di giornale come se vi foste imbattuti per caso e voleste leggerlo con lui/lei.
Non colpevolizzatevi come genitori ma non colpevolizzate nemmeno i figli: non commenti critici e negativi, non ostilità ma dialogo e calore.
Non concentrate l’attenzione sempre e soltanto sul problema: peggiorereste la situazione nel dialogo con ragazzi che, per contro, si chiuderebbero ancora di più a riccio.
Non cancellate e regole in casa, sia per quanto riguarda l’alimentazione che il rispetto delle persone che ci vivono.
E ancora, no ai cibi speciali: i ragazzi non hanno bisogno di questo. Piuttosto, se sono nella fase “abbuffate” chiedete di comprare, di tasca propria, gli alimenti che hanno mangiato di più perché potrebbero servire anche agli altri componenti della famiglia e mancano.
A pranzo il clima deve essere sereno: non parlate dell’argomento; i ragazzi devono rimanere seduti a tavola anche se non vogliono mangiare; se vogliono mangiare qualcosa di diverso fate in modo che lo preparino da sè.
Non abbiate aspettative troppo alte nei loro confronti e non vi aspettiate di migliorare la situazione in un batter di ciglia. E non trascurate fratelli o sorelle.
in extremis, rivolgetevi a me o ad un professionista come me , ad un’équipe che vi seguirà nel modo corretto.
Io spero che il mio discorso sull’ anoressia nervosa vi sia stato utile.
Vi ricordo che se volete cominciare un percorso con me potete consultare questa sezione del sito
Vi abbraccio:)