LA FAMIGLIA ALLARGATA

Oggi puntiamo l’attenzione proprio su uno standard sempre più diffuso.

Ciao a tutti:) Parliamo oggi de la famiglia allargata.

Come gestire Natale con famiglia allargata

Non è raro, oggi, trovare famiglie…così. Molto spesso lavoro conuomini e donne che, una volta separati dal rispettivo marito o moglie scelgono dirifarsi una vita.

E, davanti a loro, trovano una persona che è uan grande sostenitrice di tutto ciò.

Ovviamente, è molto più facile chiudere una porta e riaprirne un’altra, si spera migliore, se non hai figli a carico. Sei solo, devi pensare solo a te stesso. Se hai scelto di cambiare vita e compagno di vita dipende e devi dar conto solo a te stesso.

Ma se così non è? se ci sono dei minori di mezzo?

I FIGLI

Gli errori sostanziali, e i più comuni, sono due: dipendere totalmente dai figli, fregarsene completamente del loro parere e del fatto che stanno con noi.

Io ho estremizzato ma quante persone si trovan in questa situazione e quanti sicomportan esattamente così?

Ho amici, perosne a me care che si sono separate e che hanno figli piccoli o adolescenti. Alcuni si fanno il prolbmea di come fare altri meno altri per nulla.

Errore uno:”nooo, io fin quando i miei figli sono maggiorenni non presento nessuno”…e poi, comunque, hanno relazioni e si comportano come dei ragazzini alla prima cotta perché non vogliono che nessuno veda o senta.

E poi ci sono quellidella second afazione…quelli che si comportano come ragazzini(o ragazzine) fregandosene di quello che un figlio possa pensare di noi edi come ci comportiamo.

CHE FARE

Ovviamentela cosamigliore sta nel mezzo.

Un uomo o una donna separato ha il diritto di rifarsi una vita, che abbia o no un fuglio a carico.Ma bisogna saper gestire a situzione.

Bisogna mettersi nell’ottica che non dobbiamo cadere, a volte succede, in ricatti morali da parte soprattutto dei più grandi ma, d’altro canto, dobbiamo tener conto di loro, sempre.

Pensate solo al fatto che già un figlio deve subire, letteralmente subire, la separazione, lo sfaldamneto della propria famiglia. E ne soffrono. Anche chi non lo da a vedere soffre. E si soffre parecchio perché nessuno vorrebbe una famiglia divisa, nessuno vorrebbe vedere amma è papà divisi, nessuno vorrebbe trovarsi nella situazione di avere due mamme o due papà.

Quindi, vivete sì la vostra vita a rispettate i sentimenti dei vostri ragazzi. Alla fine sta tutto sempre nel dialogo con loro. Ragionate, fate capire cloro che c’è un’altra persona che può rendere felice mamma( o papà) ma questo non cambierà minimamente, e vorrei ben vedere, l’amore che si prova per loro. Nessuno potrà mai cambiare tutto questo nè potrà eliminarlo.

Il discorso su la famiglia allargata potrebbe durare ore. Se avete un problema di questo tipo non esitate a contattarmi.

trovate qui tutti i recapiti

E, se volete conoscere qualcosa in più di me, visitate le pagine del sito www.dottoressanapolitano.it/

Alla prossima:)

FAME NERVOSA

Cosa comporta e perché arriva.

Ciao ragazzi. Oggi diciamo due parole sulla fame nervosa.

Fame nervosa: come gestirla

ESPERIENZA COI RAGAZZI

Giusto lo scorso anno ho lavorato con una, famiglia in cui, il figlio 13enne, soffriva di questo disturbo.

Ok il fatto che gli piacesse mangiare. Ma, alla base, c’era un profondo disagio.

E sì, perché la fame nervosa, per l’appunto, non nasec da una vera e porpira esigenza, da uns enso di fame funzionale, concreto.

E’ un po’ come, erroneamente, facciamo quando, per “rilassarci”, per scarcare tensione ci accendiamo una sigaretta.

Il cibo aiuta a far dimenticare, per quell’attimo, una problematica che sta alla bse della nostra azione.

LE MANIFESTAZIONI

Sono entrata subito in confidenza col ragazzo come faccio di solito, e notavo che mangiava in modo compulsivo nei momenti di noia, quando era nervoso, quando non riusciva a fare qualcosa, quando tocca i argomenti che gli provocavano ansia.

Era un po’ come sfogasse tutta la sua insoddisfazione, l sua rabbia aprendo il frigo e mangiando in modo compulsivo , mangiando e mischiando, tra loro, pietanze dolci e salate.

Durante il percorso si apriva, era sereno e pian piano la voglia di svuotare il frigo passava.

Cominciava ad interessarsi a me, alle conversazioni che facevamo, alle attività che gli proponevo. Rideva,scherzava…si rasserenava.

Se ti sei trovato o ti trovi in una situazione simile contattami. Troveremo la soluzione.

Io spero di aver toccato qualcuno di voi dicendo queste poche parole sulla fame nervosa.

Vi ricordo di prenotare la vostra consulenza collegandovi al sito e cliccando qui

Vi aspetto. Un abbraccio di cuore

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BODY SHAMING

Il fenomeno del body shaming e l'effetto negativo nella società per le  donne - Sociologicamente

Come affrontare ancora oggi questo increscioso problema.

Siamo nel 2020e si parla di body shaming.. “Corpo vergognoso”..

DI COSA PARLIAMO


Siamo nel 2020 e ancora ci sentiamo offesi, e offesi pesantemente a volte, per come siamo fatti. Sei troppo magra.. Sembri anoressica.. Sei un tappo.. Che tempo Fa lassù?.. Che ti sei mangiata la nonna?

E a volte sono offese quotidiane che ci fanno compiere gesti estremi.. A volte anche il suicidio.

Indubbiamente i ragazzi più giovani sono più esposti, sono più attaccati e attaccabili proprio per la loro giovane età.

Quando cresci impari ad affrontare in modo diverso le cose, a difenderti.

Anch’io, per ben un anno intero al liceo (avevo 15 anni) ho dovuto subire attacchi da gente stupida che prendeva il mio stessopullman due volta al giorno: quando andavo a ascuola e quando tornavo indietro.

Non avevo nulla che non andasse, ero in forma ma mi prendevano in giro lo stesso per avere un corpo ben formato. Non mi interessavano i loro pensieri ma,quello che mif eriva di più, erano le urla, i nomignoli che siinventavano ogni qual volta che mettevo il piede su quel maleetto pullman. La gente si chiedeva chi fosse questa persona e io diventavo piccolissimaogni volta.

A volte non prendevo il pullman per tornare a casa…aspettavo quello dopo proprio per evitarli. Per me era una sofferenza pazzesca e facevo l’errore, che commettono appunto molti ragazzi, di non dire niente a casa proprio perché me ne vergognavo.

Poi, un giorno, con la testimonianza anche di una mia comagna, ho deciso di parlare a casa co i miei e di denunciare il tutto alle autorità e a chi gestiva la compagnia di pullman che prendevo.

Beh, il giorno dopo lad enuncia, la polizia è salita e ha dato una bella multa salata a queste persone, multa arrivata ovviamente a casa, per calunnie.

CONSIGLI


Io posso solo dire che la troppa magrezza e la troppa carne sono segnali di una cattiva salute ed è giusto alimentarsi nel modo corretto per star bene dentro e fuori.

Ma nessuno, e dico nessuno, ha il diritto di giudicare come siamo fatti. Se continuate a subire offese denunciate, parlatene, e soprattutto non credete ma pensate ad amarvi.. Che col tempo il corpo cambia, il nostro animo resta.

e VOI GENITORI IMPARATE AD ASCOLTARE E NOTARE I SEGNALI, ANCHE SILENZIOSI, CHE VOSTRO FIGLIO O FIGLIA DA’. IMPARATE AD OSSERVARLI.

e, SE AVETE BISOGNO DI UNA PERSONA CHE VI INSEGNI A FARLO E CHE PRENDA PER MANO VOI E I VOSTRI FIGLI CONTATTATEMI QUI

Io spero che il mio pensiero sul body shaming vi sia stato utile.

Ricordatevi che io, per voi, ci sono, sempre.

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DIPENDENZE

Il male della società.

Parliamo di dipendenze.

 nella morsa della dipendenza: come difendersi?

COSA SONO

Cosa vi viene in mente nell’immediato?

Droga.. Alcol.. Vero, ma non sono solo queste.


C’è la dipendenza da gioco, da cellulare, da un amore da farmaci.. Qualsiasi cosa, persona, ci porta ad avere un rapporto morboso con lei ci danneggia.La fine di un amore malato può portare a farsi del male o a farlo a chi ci ha lasciati.

Non riusciamo banalmente a dormire prendiamo la valeriana e pensiamo che non dormiremo più senza.

Siamo costantemente attaccato ai cellulari che al primo calo di connessione è la fine. Il gioco, la droga l’alcol.

La dipendenza dal sesso,dallo shopping , dal cibo, dal caffé.

Certo, non tutte queste portano a fare gesti estremi ma danneggiano noi, nel profondo e le persone che vivono con noi.

AZIONI E REAZIONI

Ci siamo mai fermati a riflettere sulle azioni che ci portano a compiere le dipendenze?

Non crediamo mai possano essere pericolose.”Lo faccio stavolta e non lo faccio più” “voglio solo provare” “Mi serve per tirarmi su” “da solo non riesco a stare” “quando acquisto qualcosa compulsivamente sto meglio” ” mangiare mi fa stare bene quando sto male” “se non bevo il mio caffè non riesco a carburare” ..

E po? Poi ci ricadiamo..perché in quel momento siamo stati bene.Ma è un bene effimero,falso.

Continuiamo a farlo, ancora e ancora finché non riusciamo più a stare senza…e allora cominciamo con le crisi d’astinenza, col volere a costo di vendere oggetti , di far del male alle persone, al nostro corpo, alla nostra mente.

Poi, ci chiediamo come siamo arrivati a tanto. E siamo fortunati se lo ammettiamo.

Ma ricordatevi che l’unica cosa che vi farà superare un ostacolo è affrontarlo senza paura. Io posso aiutarvi.

Spero che la mia piccola riflessione sulle dipendenze vi sia stata utile.

Ricrodatevi che, se volete parlare con me, di cliccare qui https://www.dottoressanapolitano.it/contatti-consulenza/

Alla prossima:)

IL GRUPPO DI AMICI

Gruppo di amici che si divertono insieme | Foto Gratis

Come può influenzare il modo di essere di un ragazzo.

Ciao, oggi il focus è il gruppo di amici.

Cos’è? Sono gli amici, quelle persone in cui ci identifichiamo quando siamo ragazzi.. Quelli che un adolescente stima, vorrebbe essere e a volte, emula. Ed è questo il problema.

IL TIMIDO

Quante volte è capitato di vedere ragazzi timidi, introversi, che no vengono considerati dagli altri sia a scuola che fuori.

Poi, un giorno, questo ragazzino(o ragazzina) cresce e decide di voler far parte di un gruppo, proprio di quel gruppo che tutti apprezzano, quel gruppo in cui il leader viene stimato.

E allora che succede? Succede che quel ragazzino, per essere accettato da QUEL gruppo, da QUELLE persone, stravolge la sua personalità. Inizialmente fa un grandissimo sforzo.Poi, finisce per assomigliare sempre di più a quel modello di ragazzo bullo che non gli appartiene. Se ne impossessa e crede che, lui stesso, sia così…ma non lo è.


À volte, quindi, ci troviamo davanti a ragazzi timidi, deboli, che pur di far parte di un gruppo dimostrano quello che non sono.. Ma a lungo andare… Diventano bulli.

LA FAMIGLIA

In quelasiasi aspetto della crescita di vostro figlio vpi genitori siete fondamentali. Siete voi a educalri. Siete voi che dovete far capire loro che non serve a nulla emulare un’altra perosna. Che ognuno, fortunatamente, è fatto a modo suo e che nessuno può piacere a tutti.

Quello che devono capire i ragazzi giovani è che essere bulli, essere forti non piace a tutti. Quello che piace è la propria vera natura. Essere qualcun altro non paga mai. Ti sfinisce e , prima o poi, la tua vera personalità vien a galla.

E allora? Allora, sii sempre te stesso. Magari non troverai il consenso di tutta la popolazione mondiale ma alla fine che importa?

Le persone che ti rimarranno accanto sono poche ma sono quelle che non ti tradiranno mai.

Basate sempre tutto sulla qualità, non sulla quantità. E questo vale anche per le persone.

Osservate sempre i vostri ragazzi.. Da lontano.. Ma fatelo e siate sempre pronti al dialogo.

Dialogo non significa giudizio, attenzione. Dialogo è ascoltare, capire e venirsi incontro.

Spero che la mia piccola riflessione su il gruppo di amici vi sia stata utile e vi abbia fatto riflettere un po’.

Vi ricordo di consultare https://www.dottoressanapolitano.it/contatti-consulenza/ per una consulenza con me.

Alla prossima:)