C’è differenza? No.
Buongiorno amici. Oggi parliamo di femmine e maschi. C’è differenza? No.
Nessuno se ne accorge all’inizio perché cominciamo a leggere una parte alla volta. Perché siamo incuriositi dalle differenze e partiamo pregiudicanti.
È quando ci accorgiamo che le due parti sono identiche… Ci meravigliamo e riflettiamo.
Maschi e femmine
Sono secoli che, fin da piccini, ci inculcano l’idea, sbagliata, che i maschi devono fare determinate cose e le femmine altre.
Che i maschietti devono comportarsi in un modo e assolutamente n in un altro e le femmine sono l’esatto opposto.
Che non hanno le stesse capacità fisiche e mentali.
Che gli uomini devono fare alcuni lavori, sport, avere hobby completamente diversi dalle femmine. Ma perché?
Retaggi culturali, ovviamene, ma che si insinuano nella mente dei bambini che, già da adolescenti, cresceranno in modo sbagliato.
La Famiglia
Come cresce u ragazzo, come diventerà adulto e camminerà da solo nel mondo dipende dalla propria famiglia, dalla propria infanzia.
Se nasciamo e cresciamo n una famiglia in cui “tu sei un maschio non puoi e non devi piangere: è da femminucce, devi essere forte”. in cui” il ballerino? Ma è uno sport da femmine…o sei gay per caso(tono di rimprovero e di delusione)?” dove “i maschi non si truccano, che schifo” e ancora “sei una donna non puoi giocare a calcio”.
Da qui mille problemi: la paura di fare coming out in famiglia per i ragazzi che coprono di essere omosessuali; la paura di dire in famiglia che si vuol fare quel lavoro o quello sport.
Il trattenere le proprie emozioni perché altrimenti non va bene, non si deve, non si può. Non posso piangere quando vorrei. Non posso gioire come una matta perché non si fa. Non posso essere arrabbiata e non aver voglia di parlare per un giorno intero perché non è rispettoso nei confronti degli altri.
Ma perché? Perché siamo pieni di tutti questi condizionamenti che ci impediscono di crescere in modo sano o, per lo meno, di essere noi stessi?Perché dobbiamo fingere di essere quello che non siamo solo per compiacere gli altri?
E perché voi genitori, lo fate, senza accorgervi che così danneggiate i vostri ragazzi e li allontanate sempre di più da voi?
Crescere
Parola d’ordine? Educare ad essere quello che si vuole e metterci tutto l’impegno che serve, costi quel che costi, per raggiungere i propri obiettivi.
E chi se ne frega se la ragazza vuol diventare un calciatore e il ragazzo un ballerino di danza classica e si trucca. Se questo è davvero quello che vogliono, se il loro talento li porta a questo i genitori non devono fare altro che aiutarli a sbagliare e a rialzarsi. A credere in loro stessi, a non paragonarsi a nessuno perché loro sono unici. Questo bisogna fare.
E se avete bisogno del mio aiuto contattatemi.
Alla prossima amici:)