La resilienza importantissima per bambini e ragazzi.
Buongiorno amici. Oggi riflettiamo su l’importanza di non mollare e di come educare i ragazzi a non farlo.

L’importanza di non mollare: la resilienza come valore fondamentale nell’adolescenza
L’adolescenza rappresenta uno dei periodi più intensi e complessi della vita, in cui i giovani sono chiamati a confrontarsi con cambiamenti fisici, emotivi e sociali che possono metterli di fronte a sfide inaspettate.
In questo contesto, la resilienza – ovvero la capacità di resistere alle avversità e di riprendersi da situazioni difficili – diventa una dote fondamentale da coltivare. Insegnare ai nostri figli a non mollare, anche quando tutto sembra andare storto, è un investimento nel loro futuro, poiché li prepara a gestire lo stress, a sviluppare la forza interiore e a trarre insegnamenti da ogni caduta.
Nel mondo di oggi, caratterizzato da una rapida evoluzione tecnologica e da pressioni sociali sempre maggiori, l’adolescente si trova spesso a dover confrontare aspettative alte e talvolta contrastanti. Il percorso scolastico, le relazioni con i pari, le pressioni dei social network e le sfide personali possono generare momenti di sconforto e insicurezza.
L’importanza di Non mollare
In questo scenario, il messaggio “non mollare” non è solo un semplice slogan motivazionale, ma un principio guida che aiuta i giovani a trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Il valore della perseveranza non nasce dall’assenza di errori, ma dalla capacità di rialzarsi dopo ogni caduta, acquisendo una maggiore consapevolezza di sé e sviluppando una visione positiva anche nelle situazioni più complesse.
La resilienza, infatti, non è una qualità innata, ma una competenza che può essere appresa e rafforzata nel tempo. Quando un adolescente impara ad affrontare le difficoltà, ad accettare i propri limiti e a cercare soluzioni creative ai problemi, acquisisce una sorta di “immunità emotiva” che lo protegge dai colpi della vita.
La famiglia e l’importanza di non mollare
Questo percorso di crescita personale è strettamente legato anche all’ambiente familiare: un clima di sostegno, ascolto e incoraggiamento è essenziale per permettere al giovane di esplorare le proprie capacità e di superare i momenti di crisi. I genitori, in questo senso, rappresentano figure di riferimento fondamentali, in grado di modellare comportamenti resiliente e di trasmettere l’idea che ogni ostacolo possa essere superato con determinazione e impegno.
Un altro aspetto importante riguarda il concetto di “fallimento costruttivo”. In una società che spesso celebra il successo e penalizza l’errore, è fondamentale che i giovani imparino a considerare il fallimento non come una sconfitta definitiva, ma come un passaggio necessario nel percorso di apprendimento.
Le difficoltà, se affrontate con il giusto atteggiamento, possono rivelarsi preziosi insegnanti che offrono l’opportunità di migliorare, di affinare le proprie competenze e di prepararsi ad affrontare sfide sempre più complesse. Insegnare ai figli a non mollare significa, dunque, instillare in loro la consapevolezza che ogni esperienza, anche quella negativa, può contribuire alla formazione di una personalità forte e resiliente.
Genitori- l’importanza di non mollare
Il ruolo dei genitori in questo processo è duplice: da un lato, devono essere in grado di riconoscere e validare le emozioni dei loro figli, offrendo supporto e comprensione nei momenti di difficoltà; dall’altro, devono essere capaci di trasmettere un modello di comportamento positivo, dimostrando con l’esempio come affrontare le sfide quotidiane con coraggio e determinazione.
In questo modo, il figlio adolescente non solo apprende una lezione importante sulla resilienza, ma vive quotidianamente il valore del “non mollare” attraverso l’osservazione diretta dei comportamenti genitoriali.
Inoltre, è fondamentale che i genitori sappiano creare un ambiente in cui l’errore non venga visto come una debolezza, ma come una tappa necessaria del percorso di crescita.
Questo approccio favorisce lo sviluppo di un atteggiamento proattivo nei confronti delle sfide, dove l’errore diventa un’opportunità per rivedere strategie e comportamenti, e per rafforzare la propria capacità di problem solving.
Così, ogni insuccesso si trasforma in un gradino verso il successo, e il giovane impara a vedere la vita come un percorso in continua evoluzione, in cui ogni esperienza – positiva o negativa – contribuisce a renderlo una persona più completa e determinata.
Stress-l’ importanza di non mollare
Infine, l’importanza di non mollare si intreccia con l’educazione alla gestione dello stress e delle emozioni. I genitori hanno il compito di insegnare ai loro figli a riconoscere e a regolare le proprie emozioni, favorendo la capacità di mantenere la calma e di reagire in modo costruttivo anche in situazioni di forte pressione.
In questo modo, il messaggio “non mollare” diventa una filosofia di vita che accompagna il giovane in ogni aspetto della sua esistenza, dalla sfera scolastica a quella personale e professionale.
2. Le sfide quotidiane: imparare a riconoscere e superare gli ostacoli
La vita quotidiana degli adolescenti è costellata di ostacoli e difficoltà, che variano dall’ambito scolastico a quello relazionale, passando per le pressioni sociali e le aspettative familiari. In questo contesto, è fondamentale che i giovani imparino a riconoscere e ad affrontare ogni singolo ostacolo come un’opportunità per crescere e migliorare.
La capacità di trasformare le difficoltà in momenti di apprendimento è alla base della formazione della grinta, un elemento essenziale per il successo personale e professionale.
Le sfide quotidiane possono assumere forme diverse: dalla gestione del carico di studio e degli impegni extracurriculari, alle relazioni interpersonali con amici e coetanei, fino al confronto con aspettative spesso elevate da parte della società e della famiglia.
Ogni situazione offre un banco di prova per l’adolescente, che deve imparare a bilanciare le proprie emozioni e a sviluppare strategie per affrontare gli imprevisti. In questo senso, il supporto dei genitori risulta determinante: essi devono essere in grado di identificare le situazioni critiche e di fornire strumenti pratici per aiutare il figlio a superarle.
Ad esempio, uno degli ostacoli più comuni è rappresentato dalla pressione scolastica. Il sistema educativo, con la sua enfasi sul rendimento e sul successo accademico, può generare in molti giovani un senso di inadeguatezza e ansia.
In tali circostanze, è importante che i genitori incoraggino i figli a vedere il percorso scolastico non come una corsa al successo, ma come un’opportunità per acquisire conoscenze, sviluppare competenze e, soprattutto, imparare a gestire il tempo e lo stress.
L’adozione di metodi di studio efficaci, unita alla capacità di stabilire obiettivi realistici, può aiutare a ridurre il peso delle aspettative e a favorire un atteggiamento proattivo nei confronti degli impegni quotidiani.
Relazioni interpersonali – l’importanza di non mollare
Un’altra sfida significativa riguarda le relazioni interpersonali. Durante l’adolescenza, il bisogno di appartenenza e di accettazione diventa particolarmente intenso, e i giovani si trovano spesso a dover navigare in un mare di emozioni e di dinamiche sociali complesse.
I conflitti con amici, il confronto con situazioni di bullismo o di esclusione, e il desiderio di affermare la propria individualità possono generare tensioni e momenti di sconforto. In questo contesto, insegnare a non mollare significa anche incoraggiare i ragazzi a sviluppare capacità di comunicazione assertiva, empatia e gestione dei conflitti, strumenti fondamentali per costruire relazioni sane e durature.
La tecnologia e i social media rappresentano un ulteriore ambito di sfide quotidiane. Pur offrendo numerose opportunità di connessione e di apprendimento, il mondo digitale può anche essere fonte di insicurezze, di confronti ossessivi e di aspettative irrealistiche.
I genitori devono essere consapevoli del ruolo che questi strumenti giocano nella vita dei loro figli, monitorando l’uso che ne fanno e promuovendo un approccio critico e consapevole.
Insegnare ai giovani a utilizzare in modo equilibrato le tecnologie digitali significa anche incoraggiarli a sviluppare competenze di autovalutazione e a riconoscere quando è il momento di staccare la spina, dedicandosi ad attività che favoriscano il benessere fisico e mentale.
Gestione delle emozioni- l’importanza di non mollare
Un ulteriore aspetto delle sfide quotidiane è legato alla gestione delle emozioni. L’adolescenza è un periodo caratterizzato da forti sbalzi d’umore e da una maggiore sensibilità emotiva, che può rendere complicato il processo decisionale e il rapporto con il mondo esterno.
I genitori, in questo scenario, devono diventare veri e propri coach emotivi, aiutando i figli a identificare e a esprimere in modo sano le proprie emozioni. Tecniche di rilassamento, momenti di confronto aperto e la pratica di attività che favoriscano la consapevolezza corporea – come lo sport o la meditazione – possono rappresentare strumenti preziosi per gestire lo stress e rafforzare la resilienza.
La chiave per superare le sfide quotidiane risiede, dunque, nella capacità di sviluppare una mentalità orientata alla crescita. Questo significa imparare a vedere gli ostacoli non come barriere invalicabili, ma come tappe fondamentali di un percorso di apprendimento continuo.
Motivazione- l’importanza di non mollare
Ogni esperienza, per quanto dolorosa o difficile, offre l’opportunità di acquisire nuove competenze e di rafforzare la propria determinazione. I genitori possono giocare un ruolo centrale in questo processo, fungendo da guida e modello, e trasmettendo il messaggio che il fallimento non è la fine del percorso, ma il punto di partenza per una nuova, più consapevole strategia di vita.
Il concetto di “growth mindset”, o mentalità di crescita, si inserisce perfettamente in questo discorso. Secondo questa filosofia, le capacità personali non sono fisse, ma possono essere sviluppate attraverso impegno, dedizione e apprendimento continuo.
I genitori che adottano questo approccio sono in grado di motivare i figli a guardare ogni difficoltà come un’opportunità per migliorarsi, rafforzando così la loro capacità di resilienza e di superamento degli ostacoli. Insegnare ai giovani a non mollare significa anche promuovere un atteggiamento di curiosità e di apertura verso le sfide, valorizzando il percorso di crescita personale e riconoscendo l’importanza dell’esperienza sul mero risultato finale.
Infine, affrontare le sfide quotidiane implica anche sapersi concedere dei momenti di pausa e di riflessione. In un’epoca in cui il ritmo della vita tende a essere frenetico e costante, è essenziale che i giovani imparino a prendersi cura di sé stessi, riconoscendo l’importanza del riposo, della meditazione e della connessione con le proprie passioni.
Questo equilibrio tra impegno e benessere personale è fondamentale per sviluppare una resilienza duratura, capace di sostenere il giovane non solo nel superamento delle difficoltà, ma anche nella costruzione di una vita piena e soddisfacente.
3. Il ruolo dei genitori: essere guida, sostegno e modello di resilienza-l’importanza di non mollare
I genitori occupano una posizione centrale nella formazione del carattere e delle competenze emotive dei figli. In particolare, quando si tratta di insegnare a non mollare di fronte alle difficoltà, il loro ruolo diventa duplice: da una parte, devono fungere da fonte di sostegno e incoraggiamento; dall’altra, devono rappresentare un esempio concreto di resilienza e determinazione.
La sfida per molti genitori consiste nel trovare il giusto equilibrio tra il supporto diretto e la concessione di autonomia, permettendo così ai figli di sperimentare e apprendere dall’esperienza personale.
Essere un modello di resilienza significa, innanzitutto, saper gestire le proprie difficoltà con onestà e consapevolezza. I figli osservano attentamente il comportamento dei loro genitori e spesso ne traggono insegnamenti impliciti sul modo in cui affrontare lo stress e le avversità.
Mostrare loro come reagire alle situazioni difficili, mantenendo la calma e cercando soluzioni concrete, è uno dei modi più efficaci per trasmettere il messaggio “non mollare”.
Questo non vuol dire che i genitori debbano essere perfetti: al contrario, è importante condividere anche le proprie esperienze di fallimento e di ripresa, in modo da far capire che anche gli adulti incontrano difficoltà e che il segreto sta proprio nel sapersi rialzare.
Ascolto attivo- l’importanza di non mollare
Un aspetto cruciale del ruolo genitoriale è la capacità di ascolto attivo. Spesso, gli adolescenti possono sentirsi sopraffatti dai loro sentimenti e dalle pressioni esterne, e avere un genitore disposto ad ascoltare senza giudicare può fare la differenza.
Un dialogo aperto e sincero permette ai giovani di esprimere le proprie paure, le proprie insicurezze e i propri desideri, creando così uno spazio sicuro dove poter elaborare le proprie emozioni. Questo tipo di comunicazione rafforza il legame emotivo tra genitore e figlio e consente al giovane di sentirsi compreso e supportato, anche nei momenti di maggiore difficoltà.
I genitori devono inoltre saper riconoscere e valorizzare i piccoli successi quotidiani. In un contesto in cui il fallimento viene spesso visto come una condanna, celebrare ogni conquista – per quanto piccola possa sembrare – contribuisce a costruire la fiducia in sé stessi dell’adolescente.
Il riconoscimento dei progressi personali, unitamente a un feedback costruttivo, aiuta a mantenere alta la motivazione e a far capire che ogni sforzo, anche se inizialmente infruttuoso, rappresenta un tassello importante del percorso di crescita.
Supporto emotivo- l’importanza di non mollare
Il supporto emotivo offerto dai genitori deve essere accompagnato anche da una guida pratica e concreta. Ciò significa aiutare i giovani a pianificare e organizzare le proprie attività, a stabilire obiettivi realistici e a identificare le strategie più efficaci per superare le difficoltà.
Ad esempio, in situazioni in cui la gestione del tempo diventa critica, i genitori possono introdurre tecniche di pianificazione e di gestione dello stress, come l’uso di agende o la definizione di priorità quotidiane. Questi strumenti, sebbene possano sembrare banali, rappresentano delle vere e proprie chiavi per affrontare le sfide in modo strutturato e consapevole.
L’educazione alla resilienza non può prescindere dal concetto di “fare da mentore”. I genitori che dedicano del tempo a condividere con i propri figli le proprie esperienze, sia di successi che di fallimenti, favoriscono un apprendimento basato sull’esperienza diretta.
Raccontare storie di momenti difficili superati, di ostacoli trasformati in opportunità, o di errori che hanno portato a grandi lezioni di vita, può avere un impatto profondo sull’atteggiamento del giovane. Queste narrazioni, seppur personali, offrono uno spaccato realistico della vita e mostrano che il percorso verso il successo è spesso costellato di tentativi, errori e successivi rialzi.
Inoltre, è fondamentale che i genitori imparino a gestire anche le proprie aspettative. Spesso, la pressione di dover vedere i propri figli “realizzare il loro potenziale” può generare un ambiente carico di aspettative irrealistiche, che a sua volta può contribuire a incrementare lo stress e il senso di inadeguatezza nei giovani. Riconoscere che ogni percorso è unico e che il successo si manifesta in forme diverse permette di instaurare un clima di fiducia e di accettazione, in cui il valore del percorso personale viene celebrato tanto quanto quello del risultato finale.
Comunicare
La gestione delle emozioni, anche in ambito familiare, gioca un ruolo determinante. I genitori devono imparare a comunicare in modo efficace e a esprimere le proprie emozioni senza cadere in comportamenti che possano intimidire o scoraggiare i figli. Il rispetto reciproco e la capacità di negoziare i conflitti sono elementi chiave per costruire una relazione basata sulla fiducia e sul sostegno reciproco.
Quando i figli percepiscono di poter contare su un genitore che li sostiene incondizionatamente, sono più propensi a sviluppare una mentalità resiliente e a non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Infine, il ruolo dei genitori include anche l’insegnamento della flessibilità e della capacità di adattarsi ai cambiamenti. In un mondo in costante evoluzione, la capacità di reinventarsi e di accettare il cambiamento è essenziale.
I genitori che mostrano apertura verso nuove esperienze, che si aggiornano e che sono disposti ad apprendere continuamente, trasmettono ai loro figli un messaggio potente: la crescita personale è un processo dinamico che richiede adattabilità, curiosità e, soprattutto, la capacità di non mollare, anche quando le circostanze sembrano sfavorevoli.
4. Costruire la grinta: strategie per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita
La grinta, intesa come la combinazione di passione e perseveranza per raggiungere obiettivi a lungo termine, non si manifesta in maniera spontanea, ma si costruisce giorno per giorno attraverso esperienze, prove e momenti di riflessione. Per aiutare i propri figli a sviluppare questa caratteristica fondamentale, i genitori devono adottare strategie che li incoraggino a vedere ogni ostacolo come una possibilità di crescita e a mantenere uno sguardo positivo anche di fronte alle difficoltà più insidiose.
Una delle prime strategie per costruire la grinta consiste nel fissare obiettivi chiari e realistici. Quando un adolescente ha una meta ben definita, è in grado di concentrare le proprie energie su un percorso concreto, suddividendo il grande obiettivo in tappe intermedie e raggiungibili.
Questo metodo non solo rende il percorso meno intimidatorio, ma fornisce anche la possibilità di celebrare ogni piccolo successo, rafforzando così la motivazione e la fiducia in sé stessi. I genitori possono supportare questo processo aiutando i figli a definire obiettivi personali e a tracciare un piano d’azione che tenga conto delle risorse a disposizione e delle eventuali difficoltà da affrontare lungo il percorso.
L’esperienza diretta
Un’altra strategia vincente è quella di insegnare l’arte della resilienza attraverso l’esperienza diretta. Partecipare a progetti, sport, attività artistiche o volontariato permette ai giovani di sperimentare situazioni reali in cui mettersi alla prova, imparando a gestire l’errore e a vedere il fallimento come un’opportunità di apprendimento. Queste esperienze pratiche sono fondamentali per sviluppare una mentalità orientata alla crescita, poiché aiutano a comprendere che il successo non è un traguardo statico, ma il risultato di un percorso fatto di impegno, dedizione e continua reinvenzione.
La comunicazione aperta e il confronto costante rappresentano un altro strumento indispensabile per rafforzare la grinta. Creare momenti di dialogo in cui il figlio possa esprimere le proprie preoccupazioni, paure e speranze, e in cui il genitore offra un feedback costruttivo, contribuisce a creare una cultura del “non mollare”.
In questi momenti, è importante che i genitori si mostrino autentici e vulnerabili, condividendo le proprie esperienze e spiegando come anche loro abbiano affrontato e superato momenti difficili. Questo tipo di comunicazione non solo rafforza il legame emotivo, ma offre anche al giovane modelli concreti da cui trarre ispirazione.
Sviluppare una mente aperta
Incoraggiare la flessibilità mentale è un’altra strategia essenziale. Aiutare i figli a sviluppare una mente aperta, capace di considerare diverse soluzioni e prospettive, significa prepararli a gestire le sfide in modo creativo.
Le situazioni difficili, infatti, raramente si risolvono con un’unica soluzione predefinita; spesso è necessario sperimentare, adattarsi e, se necessario, cambiare strategia. Questo processo di tentativi ed errori, se accompagnato da un supporto costante, diventa una palestra in cui l’adolescente impara a trasformare ogni insuccesso in un’occasione di crescita.
Un ulteriore aspetto da considerare è l’importanza di sviluppare una rete di supporto solida. Oltre al supporto familiare, il confronto con insegnanti, amici, allenatori o figure di riferimento nel campo di interesse del giovane può fornire nuove prospettive e soluzioni inaspettate ai problemi.
Questa rete, che include sia il contesto scolastico che quello sociale, offre una pluralità di punti di vista e contribuisce a rendere il percorso di crescita meno solitario e più stimolante. I genitori possono favorire questo tipo di interazione incoraggiando i figli a partecipare a gruppi, corsi o attività in cui possano condividere esperienze e apprendere dai successi e dagli errori degli altri.
La consapevolezza di sé è un altro pilastro fondamentale per costruire la grinta. Aiutare i figli a conoscere e a valorizzare le proprie capacità, riconoscendo al contempo i propri limiti, è essenziale per sviluppare una forte autostima.
Tecniche di auto-riflessione, come la scrittura di un diario personale o la pratica della mindfulness, possono rivelarsi strumenti utili per prendere consapevolezza delle proprie emozioni e per monitorare il proprio percorso di crescita. Quando un adolescente impara a riconoscere i propri punti di forza e a lavorare sui propri punti deboli, si dota di un arsenale di risorse interiori che lo aiutano a non arrendersi di fronte agli ostacoli.
Tempo libero
Infine, un aspetto spesso sottovalutato è l’importanza del tempo libero e del recupero. In un mondo in cui la produttività e l’efficienza sono spesso al centro dell’attenzione, è facile cadere nella trappola del sovraccarico.
Tuttavia, il recupero è una parte integrante del percorso di crescita: momenti di pausa e di svago permettono alla mente di rigenerarsi e di affrontare le sfide future con una nuova energia. I genitori devono dunque incoraggiare i figli a trovare un equilibrio tra impegno e riposo, insegnando loro che il successo non deriva solo dal lavoro costante, ma anche dalla capacità di prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale.
Queste strategie, se applicate con costanza e coerenza, possono trasformare le difficoltà quotidiane in vere e proprie opportunità di crescita. Costruire la grinta significa, in ultima analisi, abbracciare l’idea che ogni sfida – per quanto ardua possa sembrare – rappresenti un passo verso una maggiore consapevolezza di sé e verso la realizzazione di un futuro migliore.
I genitori che riescono a trasmettere questo messaggio, mostrando come ogni esperienza negativa possa diventare un trampolino di lancio per il successo, contribuiscono in modo decisivo alla formazione di individui determinati e resilienti, pronti ad affrontare le incertezze della vita con coraggio e passione.
Conclusione: consigli pratici per genitori per ispirare i propri figli a non mollare
- Ascolto attivo e dialogo sincero: Dedicate tempo a conversare con i vostri figli, ascoltate le loro preoccupazioni senza giudicarli e create un ambiente in cui possano esprimersi liberamente. Un dialogo aperto è la base per costruire fiducia e per far sentire il giovane supportato.
- Celebrate i piccoli successi: Ogni progresso, per quanto modesto, va riconosciuto e celebrato. Questo aiuta a rinforzare la fiducia in sé stessi e a motivare i ragazzi a continuare a impegnarsi, anche quando il percorso sembra lungo e difficile.
- Fissate obiettivi realistici: Aiutate i figli a definire obiettivi chiari e raggiungibili, suddividendoli in tappe intermedie. La visione di obiettivi concreti rende il percorso meno intimidatorio e consente di valutare i progressi nel tempo.
Condividere
- Condividete le vostre esperienze: Raccontate ai vostri figli le difficoltà che avete affrontato e superato, evidenziando come ogni ostacolo vi abbia reso più forti. Queste storie personali possono fungere da ispirazione e da modello di resilienza.
- Promuovete un “growth mindset”: Insegnate ai ragazzi a vedere il fallimento come un’opportunità di apprendimento, non come una sconfitta definitiva. Incoraggiateli a riflettere sugli errori e a cercare nuove strategie per migliorare.
- Equilibrio tra impegno e riposo: Ricordate che il recupero è fondamentale. Insegnate ai figli l’importanza di prendersi del tempo per sé, dedicandosi ad attività che li rilassino e che alimentino la loro creatività.
Benessere
- Incoraggiate attività che favoriscano il benessere: Sport, hobby, e momenti di socializzazione positiva sono elementi essenziali per mantenere uno stato d’animo equilibrato. Un giovane che si sente bene fisicamente e mentalmente è più propenso a fronteggiare le difficoltà con determinazione.
- Siate un modello di resilienza: Mostrate con il vostro comportamento quotidiano come si affrontano le sfide. La vostra capacità di gestire le difficoltà, di mantenere la calma e di cercare soluzioni concrete è un esempio prezioso per i vostri figli.
Figure positive
- Favorite il confronto con altre figure positive: Incoraggiate i vostri figli a partecipare a gruppi o attività in cui possano incontrare persone che condividono valori simili. Avere una rete di supporto, che vada oltre il nucleo familiare, può fornire nuove prospettive e soluzioni.
- Sostegno emotivo e riconoscimento: Ricordate sempre di essere presenti, non solo per correggere o consigliare, ma per abbracciare emotivamente i vostri figli nei momenti di difficoltà. Il vostro sostegno è il pilastro su cui si fonda la loro capacità di resilienza.
In sintesi-l’importanza di non mollare
In sintesi, insegnare ai figli a non mollare significa molto più che semplicemente ripetere uno slogan motivazionale. Significa creare un ambiente familiare in cui il valore della resilienza venga celebrato ogni giorno, in cui le difficoltà siano viste come opportunità di crescita e in cui ogni fallimento sia un trampolino per raggiungere nuovi obiettivi.
I genitori hanno il potere e la responsabilità di instillare questa mentalità, trasformando le sfide quotidiane in occasioni di apprendimento e di crescita personale. Solo così si potrà preparare i giovani a navigare le incertezze della vita, armati di grinta, coraggio e la consapevolezza che ogni ostacolo è superabile con il giusto impegno e il giusto supporto.
Vi ricordo che sono qui per aiutarvi. E per chi comincerà un percorso online, 1: con me, in omaggio esercizi pratici di empatia, autostima e dialogo.
Alla prossima amici:))
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