Genitori distratti generano figli repressi
Buongiorno amici. Oggi riflettiamo sulla strage di Paderno.
“i genitori vedono cosa fanno i figli, non chi sono”
D’accordissimo con questa frase della dottoressa Manca.
Malesseri
I ragazzi vengono additati, demonizzati, non considerati pe ri loro malesseri interiori.
A volte, spesso, considerati scuse per non andare a scuola, a volte sottovalutati perché “ma va beh dai, poi passa, è l’età non è importante”.
E invece vi sbagliate: ogni piccolo disagio, soprattutto a quest’età, se non viene considerato, ascoltato, se viene sottovalutato può trasformarsi in un problema più grosso e può sfociare anche in atti estremi come quello compiuto dal 17enne di Paderno.
Gesti estremi
Cosa c’è alla base di un gesto estremo verso se stessi o verso gli altri, che cosa li alimenta?
Molto spesso il sentirsi inferiori per un sentimento che maturiamo verso di noi vedendo altre persone avere successo; o ancora l’idea alimentata dalla nostra famiglia, dai prof che fanno i paragoni con i compagni di essere dei falliti.
Delusioni, relazioni tossiche, amicizie tossiche. I motivi ce ne sono quanti ne volete e nessuno, mai nessuno, giustifica i gesti estremi.
E quindi? E quindi alla BasE DI TUTTO C’èS EMPRE LA FMAIGLIA. nO,NON VOGLIO PRENDERMELA SEMPRE CON POVERI GENITORI MA Sì, IL PROBLEMA è SEMPRE, E DICOS EMPR,E IL MODO IN CUI SI EDUCA E SI CRESCE UN FIGLIO ANCHE SE, APPARENTEMENTE, è IL CLASSICO “BRAVO RAGAZZO, TRANQUILLO TACITURNO”.
eD è PROPRIO SU QUESTO CRATTERE TACITURNO CHE DOBBIAMO FARCI DUE DOMANDE, CHE DOBBIAMO STARE ATTENTI.
Accorgersi
Il fatto è che i genitori non si accorgono (non tutti, ovvio) dei figli. Mi sono trovata troppo spesso a lavorare con genitori che chiedevano ai figli cosa facessero a scuola, se la verifica era andata bene, che voto avevano preso. Ma mai nessuno che chiedeva come stessero, cosa volevano fare dopo i compiti, se volevano passare un po’ di tempo insieme magari davanti a un film.
Poche persone sono attente alle variazioni di comportamento, e non sto parlando delle classiche adolescenziali. Cambiamenti eri e repentini del carattere e delle routine.
Pochi si accorgono o hanno la pazienza e l’interesse di ascoltare attivamente i loro dubbi, le loro delusioni, le loro richieste di consigli , i loro silenzi.
I silenzi
Di questi dovete temere se diventano muri che difficilmente riusciamo ad abbattere. E forse proprio perché i ragazzi, in casa, il luogo in cui dovrebbero avere libertà di parlare di tutto, di essere se stessi; quel luogo che dovrebbe essere il loro porto sicuro, la loro tana, abitata dai genitori che dovrebbero essere il cuscino su cui cadere per non farsi troppo male.
Sì,in casa che non si sentono liberi di essere se stessi. E’ propri qui che non si sentono accettati, ascoltati…”ora nn ho tempo, dopo”. “ti prego fammi riposare un attimo, mamma ha lavorato troppo. Prendi il tablet e gioca un po’”. “ma guarda tuo fratello/tua sorella, prendi esempio da lui/lei invece di guardare il soffitto”:
E’ da questo che nasce il malessere…un malessere che può sfociare anche, purtroppo, in violenza e omicidio.
Non ignorate o sottovalutate nessun segnale e se avete bisogno di me contattatemi.
Alla prossima amici