Perché i figli si allontanano dai genitori?

Vediamolo insieme: come, quando e perché.

Buongiorno amici. Oggi vediamo perché figli si allontanano dai genitori quando sono adolescenti.

Gli adolescenti hanno un atteggiamento spesso scontroso e difficile da comprendere per i loro genitori. Come spiega l’NHS, tra i comportamenti tipici dei ragazzi in questo periodo della vita vi sono la tendenza ad isolarsi, la distanza dai genitori e il totale rifiuto del dialogo con loro.

E’ vero, i figli tendono a staccarsi dai genitori durante l’adolescenza perché stanno crescendo e stanno cercando di capire chi sono e chi vogliono essere. La cosa importante è non prendere questa fase come un affronto alla figura genitoriale: “L’adolescenza è un momento difficile, ma che va affrontato, perché il rifiuto dei genitori serve ai ragazzi a definire meglio la loro personalità. Il genitore deve diventare un equilibrista tra l’allontanamento e la presenza discreta.

Ma da che età i figli iniziano a rifiutare i genitori?

Il rifiuto dei genitori che forse definirei più come una sorta di allontanamento dalla figura genitoriale, arriva con la pre-adolescenza e continua soprattutto in adolescenza. Questa è una fase della vita delicata, per figli e genitori, che però va attraversata per arrivare al pieno sviluppo della persona.

Se il compito dell’infanzia è quello di insegnare ad avere fiducia, imparando ad affidarsi ai genitori, che diventano un punto di riferimento. Il compito dell’adolescenza è invece quello di liberarsi dalla dipendenza dai genitori, per trovare la propria adultità, diventando adulti autonomi che accettano se stessi e gli altri.

In adolescenza si parla di un allontanamento sia fisico che mentale dei genitori, per cercare la propria identità e capire chi siamo. Questo passaggio non è una colpa, anche se a volte i genitori pensano di aver sbagliato o si sentono in colpa, è un momento fondamentale che serve per passare dall’età infantile a quella adulta.

Anzi se nel passaggio non c’è un distacco dalla figura genitoriale, ci saranno poi conseguenze nella vita adulta, quindi questo distacco è lo scopo dell’adolescenza.

In questa fase diventano altri i punti di riferimento

Spesso durante questa fase, i ragazzi si staccano dalla figura genitoriale, per poi trovare un altro punto di riferimento, una guida che non è più il genitore ma una figura esterna alla famiglia.

Potrebbe essere una star, un coetaneo, un calciatore o qualsiasi persona cui l’adolescente fa riferimento, prendendo in prestito la sua identità per farla propria, non perché l’adolescente voglia mettere in atto una ripicca nei confronti dei genitori, ma perché ha bisogno di staccarsi dalla famiglia e dal suo porto sicuro, per entrare nel mondo da solo, sperimentando nuove identità. Quindi il ragazzo assume un’identità temporanea che lo possa guidare mentre abbandona i vecchi modi di vivere e cerca dei nuovi.

Mi ritrovo spesso a parlare con genitori infastiditi dal fatto che i figli passino più tempo con gli amici invece di stare in famiglia quando ci si riunisce insieme.

Ma è tutto nella norma. I genitori non possono fare gli amici dei figli semplicemente perché sono il loro punto di riferimento, i loro eroi, le persone cui andranno sempre quando avranno bisogno di un aiuto, di una spalla, un consiglio saggio, un sostegno. 

Gli amici sono importanti per la loro identità, per il loro piccolo mondo che, a questa età, è importantissimo. Sono altro dalla famiglia ma sono il loro momento di svago, di confidenze che non farebbero mai ai genitori.

Essere parte di un gruppo è di vitale importanza per loro perché si sentono accettati dai loro coetanei e non solo dalla loro famiglia.

Come deve comportarsi il genitore in questa fase?

Non è facile per un genitore attraversare l’adolescenza del figlio, ma è un periodo che non si può evitare e che quindi va affrontato. I genitori dovrebbero accettare con pazienza e accoglienza il distacco e l’allontanamento fisico e affettivo del figlio, perché consapevoli che questo atteggiamento è dovuto a un cambiamento a livello cerebrale del ragazzo.

Un’altra cosa da tenere ben presente è che mentre gli adolescenti cercano l’indipendenza, sono in realtà molto fragili e hanno ancora un estremo bisogno dei genitori, perché si affacciano al mondo da soli.

Quindi il genitore deve cercare di trovare un nuovo equilibrio, tra l’allontanamento e la presenza discreta, diventando così un bravo equilibrista.

Tenete sempre aperta la porta del dialogo coi ragazzi Solo così instaurerete un rapporto sano e davvero forte. E se avete bisogno del mio aiuto contattatemi

Alla prossima amici

Maschi e femmine

Ma ci sono davvero delle differenze?

Buongiorno amici. Oggi parliamo di maschi e femmine e di come dovrebbero essere educati.

Purtroppo vedo ancora molte famiglie fare la differenza su come educare un figlio rispetto a una figlia.

E per quale motivo?

Bimbi

I bambini sono tutti uguali e hanno bisogno degli stessi valori per diventare prima adolescenti e poi adulti sereni e senza l’idea, inculcata dall’infanzia, che un ♂ può ed ha il diritto di essere e fare determinate cose e la femmina no solo perché femmina.

“non pui giocare con le bambole o fare il ballerino…sei un maschio queste cose sono da femminucce”…

e ancora “ma sei una bambina, non puoi giocare a calcio…è uno sport da maschiacci questo”…

Ideali

I ragazzi devono crescere con l’idea che tutti possono e hanno il diritto di fare e diventare quello che vogliono. Negli ultimi anni si vedono donne che fanno lavori o sport che prima erano “non adatti” a loro. Che assurdità.

Sapete qual’è l’unica , forse, sostanzaiale differenza tra uomo e donna? La forza fisica( generalmente è così, poi ci sono sempre le eccezioni ovvio).

Ma per tutto ilr esto, le donne e gli uomini hanno le stesse potenzialità, le stesse capacità per fare quello che più desiderano. Ovviamente, in base alle loro inclinazioni, ai loro obiettivi.

Tante sono state le donne che hanno, nella storia, eguagliato gli uomini in un periodo storico in cui non erano granché considerate. Pensate solo alla regina Elisabetta, un esempio recente, cotnrocorrente per gli inizi del secolo partecipando attivamente alla vita militare.

O ncora alla prima donna pilota d’aerei o alla nostra mervaigliosa Cristoforetti, primo astronauta donna a capo di una spedizione.

Eppure? Ancor amolte persne lo beffeggiano. Ancra molte persone non considerano uan donna medico o manager in grado di esserlo perché donna. Ma il motivo?

Famiglia

Vero è che, negli anni ’50 la maggior parte delle famiglie educavala donna ad essere l’unico membro della famiglia a badare alla casa, ai figli, al marito.

Ora, nel 2022, quasi 23, purtroppo, c’è ancora chi non si è evoluto ed edcua i bambini in questo modo.

Purtroppo, nel mondo del lavoro e non solo la donna deve faticare il doppio per essere presa in considerazione.

E allora, educhiamoli fin da bambini a sconfiggere questa mentalità.

E se siete figli che cercano di staccarsi dalla realtà in cui vivono e volete una persona che vi aiuti in tutto questo; o sesiete genitori e volete capire melgio il mondo dei vostri ragazzi contattatemi nella sezione contatti e consulenze del sito

O su camtv come dottoressanapolitano o col nome del canale “adolescenti istruzioni per l’uso”

o su huknow come dottoressanapolitano.

Io spero che parlare di maschi e femmine vi sia stato utile.

Alla prossima amici:)