Buongiorno amici. Oggi diretta: i figli si perdono in casa, non fuori.
Perché
I figli non si “perdono” per strada.
Quella perdita, infatti, inizia dentro casa, con gli stessi genitori assenti, con quella madre che è sempre impegnata, con una montagna di necessità che vengono ignorate e di frustrazioni che non vengono risolte.
Un adolescente si allontana dopo un’infanzia satura di distanza e di un amore che non ha mai saputo educare, orientare, aiutare.
Responsabilità-diretta: i figli si perdono in casa
In realtà, e per quanto possa sembrare curioso, un padre o una madre non sempre riescono ad accettare del tutto le loro responsabilità genitoriali.
Infatti, quando un ragazzo mostra comportamenti aggressivi a scuola, per esempio, e i professori si mettono in contatto con i suoi genitori, è comune che la famiglia dia la colpa al sistema, all’istituto scolastico stesso e alla comunità scolastica perché “non sanno educare”, perché non intuiscono le sue necessità e non usano le giuste strategie.
E quindi cosa fare? diretta: i figli si perdono in casa
Vi lascio il link della diretta, che potete benissimo scaricare e riguardarlo, come per tutte le altre, quando volete.
Ascoltate attentamente le ragioni per cui non c’è comunicazione tra genitori e figli, e non per colpa dei figli, e cosa fare.
ai genitori dei maturandi. Il voto non vi classifica.
Buongiorno amici:) Oggi riflettiamo su una lettera di un preside di Singapore ai genitori dei maturandi.
Maturità
E’ proprio in questi giorni che i ragazzi cominciano i tanto terrorizzanti e attesi esami di maturità…e i più piccini quelli di terza media.
E spesso i genitori banalizzano le loro ansie , le loro paure. Ed è sbagliato.
Sono le prime prove serie della vita e l’adrenalina mista a paura ci sta.
Rassicurateli, non dite frasi del tipo “ma cosa vuoi che sia rispetto ai problemi che abbiamo noi”..oppure “ma dai è una stupidata, tutta sta ansia inutile”..
Ecco questo, per l’appunto, è il modo sbagliato di incoraggiarli.
Incoraggiamenti
E’ vero, quello che consiglio sempre a tutti i ragazzi che affrontano gli esami è quello, per assurdo, di viversi ogni attimo. Perché anche solo l’unione tra compagni non tornerà più.
Perché in fondo è discutere di un qualcosa che hai preparato tu, che hai creato tu e che devi essere orgoglioso di quello che hai portato a termine, con persone che sono semplicemente felici di ascoltarti.
Ok, vero, ti faranno qualche domanda ma perché mostrano interesse per il tuo lavoro. Quindi va bene l’ansietta ma fa che non sia troppo pesante.
Io
Parlo io che ad ogni esame all’università morivo, non dormivo, avevo il mal di stomaco…e perché? perché volevo finire il prima possibile.
Ma col senno di poi , mi dicevo” che problemi ho? Ho studiato quindi non può andare male”…
E infatti, la mattina dell’esame, sembravo la persona più spavalda del mondo. Mi sedevo davanti al prof e via, andata.
E la discussione della tesi sì, me la sono davvero goduta.
Voti-lettera di un preside di Singapore…
Onesta? Andavo e sono sempre andata bene a scuola e prendere dei bei voti mi rendeva felice perché era un ripagarmi per quello che avevo fatto e, soprattutto, per l’impegno che ci avevo messo in tutto questo.
E all’università? Mi sono laureata nei tempi giusti, mai bocciata ma…i voti? Belli ma non erano un problema.
Ragazzi, e genitori che fate pressione per il 9 piuttosto che per un 6, i vot non identificano la persona che siete.
Non sarete persone migliori se prendete 9 e peggiori se prendete un 6.
Ognuno eccelle in cose diverse e ognuno deve essere orgoglioso di quello che è, dell’impegno che ci mette in tutto quello che fa e farà nella vita.
L’importante è mettercela tutta, dare il meglio di noi. E poi se sarà un voto più basso o più alto chi se ne frega.
Lavorare su se stessi-lettera di un preside di Singapore…
Lavorate su voi stessi piuttosto, sulla vostra persona, sui vostri personali obiettivi, non quelli che pretendono gli altri.
Questa competizione accesa e i continui paragoni con gli altri, cari genitori, non sono necessari.
Tuo figlio sarà bravo in alcune cose qualcun altro in altre.
E ricordatevi che se avete bisogno del mio aiuto contattatemi nella sezione contatti e consulenze del sito
Buongiorno amici: Oggi parliamo del regalo più gradito: il tempo.
Doni
A chi non piace ricevere un regalo, soprattutto se inaspettato a tutte le età?
A tutti…la gioia negli occhi e la voglia di scoprire che cos’è..e, se siete voi a farlo, l’abbraccio come ringraziamento e vedere chi lo riceve felice.
Ma, purtroppo, molte volte i genitori adottano questo metodo per colmare le loro carenze nei confronti dei figli, che siano bimbi o ragazzi.
Genitori
Succede spesso che mamma o papà, o entrambi, arrivino a casa dopo il lavoro stanchi. La frase ad una richiesta, anche banale, di un figlio è “ti prego sono stanco, non ho voglia di ascoltare adesso”.
E lì la delusione negli occhi di chi riceve questa risposta. Una delusioni, purtroppo, che non rimane al singolo momento ma fa intendere che il genitore non ha tempo per stare con lui, che non vuole ascoltarlo.
La conseguenza? Un muro che si alza alla comunicazione, che deve essere essenziale, che difficilmente potrà essere abbattuto.
E che, oltretutto, porterà i ragazzi a chiedere anche un consiglio ad amici o persone che spesso non sono idonee allo scopo.
Cosa fare
Io regalo materiale non ha valore se non si passa del tempo con loro.
Il giocattolo non serve a nulla se poi mamma e papà non giocano con loro.
E allora? I ragazzi e i bambini prima ancora, hanno bisogno di tempo, di condivisione, di ascolto e vicinanza. Di amore, in una sola parola.
Invece di tante cose materiali pensate a passare del tempo con loro. Organizzate un’attività: passeggiata, escursione, una visita, una partita a qualsiasi cosa, un film insieme anche solo a casa.
questo li rende davvero felici .
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Buongiorno amici. Oggi diretta: come trasmettere fiducia agli altri.
diretta: come trasmettere fiducia agli altri
Quello che tutti sperano di trovare in una persona con la quale apriamo il nostro cuore e le nostre paure.
Quello che cerchiamo di infondere, se siamo amici o genitori, ai ragazzi per far sì che si aprano a noi ( la base oltretutto di chi fa il mio lavoro).
Ma così, come il rispetto, la fiducia bisogna guadagnarsela.
Autostima-diretta: come trasmettere fiducia agli altri
La base per fare tutto questo è una: l’autostima, la fiducia in noi stessi.
Sì, perché solo se abbiamo fiducia in noi possiamo infonderla agli altri. Solo se le persone vedono che siamo sicuri di noi, che siamo i primi ad amarci allora potranno avere fiducia in noi.
Non solo autostima
Ma, oltre all’autostima, ci sono altre cose che dobbiamo imparare a fare.
Ma, al solito, non voglio spoilerare nulla. vi dirò tutto nella diretta di cui vi lascio il link.ù
Buongiorno amici! Oggi parliamo di adolescenti insoddisfatti del loro aspetto.
Non si piacciono, si guardano allo specchio e trovano soltanto difetti e imperfezioni, si vedono brutti e troppo diversi dai modelli ideali di perfezione con cui spesso si confrontano.
Durante il periodo adolescenziale i ragazzi sono spesso insoddisfatti del proprio aspetto e vivono con la paura di non essere accettati.
Oddio l’estate
L’arrivo dell’estate, inoltre, per molti di loro viene vissuto come un momento critico, in quanto hanno ancora più paura di mostrarsi, si vergognano e non si sentono per niente a loro agio.
Tutto questo è alimentato anche dalla cultura in cui sono immersi.
I ragazzi, già preoccupati dal peso e dall’aspetto estetico, sono bombardati da modelli sociali e social incentrati su rigidi canoni di bellezza e la loro autostima tende ad alzarsi e ad abbassarsi in funzione dei like ricevuti e dei commenti.
Quanto pesa il giudizio degli altri e del web?
Il 27% degli adolescenti (35,4% delle ragazze) si vede e si definisce come più grasso della media dei suoi amici (Dati Edizione 2022 dell’Indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia, realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca Iard).
Il giudizio dei coetanei, ma soprattutto quello di influencer e fashion blogger seguito in rete, influenzano il giudizio di se stessi.
Lo dichiarano il 59,1% dei ragazzi e il 77,6% delle ragazze. Il condizionamento, inoltre, aumenta con l’età passando dal 63,5% tra gli studenti delle scuole medie inferiori al 70,1% delle superiori.
Ossessioni
Crescere con l’ossessione dell’apparenza, non sentendosi mai soddisfatti di sé, può determinare vissuti di insicurezza e scarsa autostima.
Non sono ovviamente gli strumenti in sé a determinare effetti negativi, molto dipende dalla modalità con cui vengono utilizzati.
I social possono offrire un modo per connettersi con gli altri, ma possono anche alimentare fragilità già presenti offline.
È fondamentale, dunque, essere sempre attenti e non sottovalutare preoccupazioni e ansie dei ragazzi.
Mai sottovalutare
Aiutiamoli a vedere i loro punti di forza, andando oltre i difetti o le parti che non accettano di sé, per aiutarli a rinforzare la loro autostima. Se credono in loro stessi saranno anche più sicuri di relazionarsi con gli altri.
Aiutateli, voi genitori, a impegnarsi per dare il meglio di loro stessi per raggiungere i loro obiettivi, per migliorarsi giorno dopo giorno per essere delle persone migliori.
Autostima
Aiutateli a credere in loro stessi e a non focalizzarsi su quello che la gente pensa di loro perché, per la maggior parte delle volte, è mossa da cattiveria e invidia. Solo voi ragazzi, conoscete davvero il valore che avete.
Solo voi vi conoscete davvero . Quindi fate questo esercizio. A fine giornata mettetevi tranquilli n un posto silenzioso della casa..la vostra camera? sì…e guardatevi obiettivamente dentro. Parlate con voi stessi e datevi una paca sulla spalla per quanto siete belli e forti.
Buongiorno amici:) Oggi riflettiamo sul tema adolescenti e omosessualità.
Adolescenza
E’ noto a tutti che l ‘adolescenza è una fase della vita molto delicata, i ragazzi e le ragazze sono chiamati a raggiungere diversi compiti evolutivi come l’autonomia, accettare la propria immagine corporea, sviluppare un’identità sociale, costruire un proprio sistema di valori.
Definire, ancora, obiettivi specifici a medio termine, imparare a mediare tra la partecipazione nel gruppo e i propri spazi personali ed infine integrare la sessualità nell’immagine di sé e avere le prime esperienze amorose.
Dati
I dati suggeriscono che almeno il 5%-10% di adolescenti sono gay o lesbiche, questi ragazzi vivono questa fase di vita in profonda solitudine e in maniera molto più complicata e contorta la definizione di sé.
Il senso di solitudine e la vergogna li portano a restare più isolati e a comunicare meno con le famiglie e con i pari.
Ogni tanto si legge su qualche giornale notizie di ragazzi che muoiono suicidi, il rischio è doppio in adolescenti gay.
Tra i fattori di rischio ci sono l’ambiente socio culturale, le discriminazioni tra pari, sentimenti di disgusto verso sé stessi e stati depressivi. Un importante fattore di rischio è l’accettazione all’interno del nucleo familiare, fattore che diviene protettivo quando vi è un buon rapporto tra genitori e figlio/a.
Società
La nostra società è pervasa da messaggi omofobi sociali, basta pensare alle pubblicità di profumi, auto, ecc., che rinforzano un’idea fortemente eterosessuale escludendo la possibilità di comportamenti e orientamenti sessuali differenti.
Un genitore che osserva in un figlio un interesse sessuale verso uno dello stesso sesso può percepirlo come innaturale, immorale e / o pericoloso, come una forma di perversione.
Tali percezioni possono portare i genitori a sperimentare sentimenti di vergogna, di colpa, disgusto , imbarazzo che, a loro volta, possono indurre a una serie di comportamenti come il rifiuto, la disapprovazione, le minacce, le umiliazioni, gli abusi, la violenza fino ad arrivare a cacciare il figlio/a adolescente da casa.
Genitori-adolescenti e omosessualità
Quando i genitori sono rifiutanti e invalidanti rispetto all’orientamento sessuale del loro adolescente, il messaggio che arriva all’adolescente è che c’è qualcosa di sbagliato in lui/lei.
Tale messaggio, rimandato dalle persone più importanti e di riferimento per l’adolescente, può esacerbare il senso di disgusto di sé, la depressione e la disperazione che sono fattori tutti altamente correlati al suicidio come soluzione.
Dall’altra parte la coesione familiare sembra proteggere i giovani. infatti gli adolescenti che riportano alti livelli di supporto e un buon livello di comunicazione con i genitori, una buona relazione con loro presentano un minor numero di sintomi di disagio psicologico e minore ideazione suicidaria. I ragazzi/e si sentono accettati e validati.
L’obiettivo principale è l’integrazione dell’essere gay o lesbica come un’aspetto del proprio Sè e non ritenerlo identificativo della propria identità.
Riflettete
A voi ragazzi dico non abbiate paura di essere voi stessi, mai. E voi genitori, amate i vostri figli per le persone che sono non per le persone che amano.
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Buongiorno amici:) Oggi diretta: perché è difficile amarsi?
Amarsi
E’ quello che tutti noi dovremmo fare…amarci. Ma per una serie di motivi, spesso, purtroppo, siamo portati a non farlo.
E per la maggior parte dei casi è perché siamo cresciuti in un ambiente in cu non siamo mai stati abbracciati, coccolati, ascoltati, capiti.
E questo, come dico sempre, si ripercuote nella vita dei ragazzi che diventeranno poi adulti e si comporteranno, coi figli, allo stesso modo.
Strategie diretta: perché è difficile amarsi?
Ma esistono delle strategie, dei trucchetti per imparare a farlo? Assolutamente sì. E ve li spiego accuratamente proprio nella diretta che state per vedere.
Lo sapete che non voglio mai spoilerare nulla delle live.
Ma vi assicuro che , questa, deve essere vista dai genitori,d ai figli, da tutti quelli che , per un motivo o per un altro, non si amano.
Per capire il motivo ma , soprattutto, per cominciare a farlo.
Proviamo a coltivarlo invece di ricercare la perfezione.
Buongiorno amici. Oggi parliamo de il talento.
Il talento
Tutti, e dico davvero tutti, abbiamo un talento, una nostra peculiarità.
Tutti i ragazzi ne hanno uno che magari non quello che pensavano i genitori, magari esula dal pensiero comune, dai classici talenti ma c’è.
E’ lì che aspetta noi per potersi esplicitare.
Ma cosa succede?
Genitori
Spesso incontro genitori che mi dicono “Marco( nome di fantasia) è carente in matematica( ditemi poi chi non ha una debolezza in questa materia:D). non è che va male ma potrebbe dare di più. Invece ha un talento in arte. va beh…deve recuperare matematica”.
Eh…è questo il modo sbagliato di aiutare un ragazzo a investire sui propri talenti, sulle proprie abilità.
Perché investire, invece, su u qualcosa che non potrà mai essere tanto superiore a quello che già da, perché non è un su talento, invece di coltivare le sue peculiarità?
La perfezione
E’ un errore inculcare ai ragazzi la ricerca della perfezione qualsiasi cosa facciano: scuola, hobby, sport. Devi essere sempre il miglior, deve eccellere in tutto aumentando , così, non la sua autostima ma l’ansia da prestazione che avranno per soddisfare le vostre aspettative.
C’è, infatti, troppa competizione malsana, troppi paragoni con gli altri. ma noi siamo tante individualità e ognuno di noi, per fortuna, ha delle caratteristiche diverse. E’ su quelle che dobbiamo puntare.
Insegnate ai ragazzi a puntare su se stessi, a dare il meglio non per prevaricare gli altri ma per da raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati. Aiutateli a trovarli questi obiettivi.
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Buongiorno amici. Oggi parliamo di body shaming adolescenza.
Viviamo in una società in cui la bellezza è considerata un valore.
Se si rispecchiano i canoni estetici si è socialmente accettati, altrimenti si rischia di diventare bersaglio di derisioni e sopraffazioni. E’ quello che accade in rete, dove sono sempre di più le vittime del body shaming.
Body shaming
E’ ormai diffusa l’abitudine di etichettare subito ogni fenomeno con nomi anglofoni che suonano molto bene, sono attraenti e facilmente spendibili sui social network sotto forma di hashtag, senza considerare che la matrice del problema è ben più profonda, legata al cyberbullismo e all’odio in rete.
Il body shaming, dall’inglese “body”, corpo, e “shaming”, far vergognare, non è altro che un vortice di commenti offensivi e sarcastici, rivolti verso chi appare “troppo grasso”, “troppo magro” o semplicemente ha un corpo che non corrisponde ai criteri imposti dalla società.
Si tratta di cattiverie e critiche gratuite che hanno l’obiettivo di mettere a disagio e umiliare l’altro attaccando il suo aspetto fisico, con i diversi commentatori sempre pronti ad arrogarsi il diritto di decidere il valore dell’altra persona in base alle forme del suo corpo.
Qual è il ruolo dei social network?
Si tratta di un elemento assolutamente centrale poiché, dietro ad uno schermo, e a volte protetti anche dall’anonimato, ci si sente legittimati a commentare, con messaggi e parole cariche di odio, fotografie che ritraggono indistintamente celebrità e persone comuni.
Sono numerosissimi, infatti, anche i personaggi del mondo dello spettacolo e i vip che vengono presi di mira per il loro aspetto e attaccati ogni qualvolta ingrassano, dimagriscono eccessivamente o manifestano anche una minima imperfezione estetica.
Screditare persone che neanche si conoscono nella vita reale e con le quali non si ha alcun tipo di legame, porta ancora di più a vomitare senza filtri sentenze e giudizi insindacabili, nel modo peggiore possibile.
I leoni da tastiera hanno l’obiettivo di colpire e distruggere
E’ ovvio che ci muoviamo in una cultura in cui manca una reale educazione all’affettività, dove la persona presa di mira è considerata quasi priva di emozioni e sentimenti, come se diventasse soltanto un oggetto di cui poter fare ciò che si vuole.
E’ implicito che chi ha bisogno di sentirsi forte dietro uno schermo, con una persona psicologicamente più debole e con meno strumenti per difendersi, sta mostrando le proprie fragilità, l’assenza di un senso morale ed è vittima a sua volta di un fallimento educativo.
Solitamente vengono prese di mira le ragazze, soprattutto se in sovrappeso o al contrario molto magre, come se solo per questo meritassero di essere maltrattate o umiliate.
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus su un campione di 11.500 studenti italiani, il 22% degli adolescenti dai 14 ai 19 anni ammette di aver preso in giro intenzionalmente un compagno o un amico solo perché in sovrappeso, rispetto al 18% dagli 11 ai 13 anni.
In genere, gli autori di queste prepotenze sono i maschi (65%).
Anche per questa ragione si ritoccano le foto prima di pubblicarle, si cerca sempre di apparire “perfetti”, di omologarsi a quei canoni di bellezza imposti socialmente e si tende a considerare “diversi” coloro che non rispecchiano queste tendenze.
Quali sono le conseguenze?
Quando si è vittima di queste forme di violenza gratuita, si arriva a darsi la colpa, a odiare il proprio corpo e a pensare di meritarsi questo accanimento.
Da un punto di vista psicologico c’è una sopraffazione intenzionale, c’è una vittima, ci sono i social e si innesca un meccanismo che distrugge la persona, che intacca profondamente la sua autostima e la sicurezza di sé.
Essere umiliati pubblicamente in questo modo, sia da un punto di vista psicologico che fisico, significa essere distrutti moralmente, soprattutto durante la fase adolescenziale in cui il riconoscimento degli altri e l’approvazione dei coetanei sono fondamentali.
Tutto questo può avere delle conseguenze importanti sulla psiche di preadolescenti e adolescenti.
Ci sono ragazze che sviluppano comportamenti alimentari sbagliati, arrivando anche all’anoressia, altre commettono atti autolesivi, attaccando quel corpo individuato come “causa” di tutti i loro problemi, altre ancora si chiudono a riccio nella propria sofferenza andando ad intaccare profondamente anche le relazioni future.
I problemi legati all’umore sono strettamente connessi all’uso improprio dei social: è, infatti, estremamente complesso reggere il confronto costante e continuativo con gli altri, soprattutto quando si viene presi di mira e non ci si capacita della motivazione che spinge ad essere così crudeli e privi di sensibilità.
Io vi ricordo che se avete bisogno del mio aiuto potete contattarmi tramite la sezione contatti e consulenze del sito
Buongiorno amici. oggi parliamo di ” Terry i miei non sopportano il mio ragazzo”.
Normalità e disfunzionalità-“Terry i miei non sopportano il mio ragazzo”.
A chi non è capitato di presentare il proprio partner ai genitori e, invece di trovare gioia approvazione, trovano non sopportazione e disappunto?
E può succedere. Il problema è quando avviene in una famiglia disfunzionale dove il partner del figlio/a viene visto come una minaccia.
Perché? Perché spesso le mamma, soprattutto anche se c’è una buona percentuale anche di papà, vedono il figlio come un’estensione di sè senza del quale non potrebbero vivere.
Vendetta
Le conseguenze per la vita del figlio n questione sono devastanti e si possono sviluppare due atteggiamenti diversi.
Sudditanza del ragazzo nei confronti di una madre che cerca d ricattarlo moralmente :”i ho sacrificato la vita per te…nessuno ti ama come tua madre..”.
O atteggiamenti di rabbia e vendetta trasversale in cui, il ragazzo/a, cerca di relazionarsi appositamente con una tipologia di persona che sa non piacerà alla madre.
Diretta “Terry i miei non sopportano il mio ragazzo”
Quindi?
In questa diretta vedremo tutte le situazioni e le caratteristiche di questa tipologia di famiglia disfunzionale e cosa fare per…arginare i danni.