come aiutarli a superare paure e labirinti emotivi.
buongiorno amici. Oggi diretta adolescenti2: come aiutarli a superare paure e labirinti emotivi.
Diretta adolescenti2
Ah, l’adolescenza, gioie e dolori e preoccupazioni a parte dei genitori. Ma, in questo momento della vita di ognuno di noi, non sono solo i genitori ad essere messi sotto pressione. Ma lo sono i ragazzi stessi.
Le 4 isole
Quattro sono le paure e i labirinti emotivi che caratterizzano questa fase di vita: apatia, conformismo, perfezionismo, solitudine.
Ognuna di queste ha delle caratteristiche precise. E, per ognuno di questi labirinti, i genitori hanno il dovere di agire in determinati modi per aiutare o ragazzi a vivere serenamente la loro età.
E soprattutto per diventare degli adulti consapevoli e abili a gestire i piccoli grandi problemi della quotidianità da soli.
Diretta adolescenti2: come aiutarli a superare le loro paure
Vi lascio il link della diretta. Potete scaricarlo e seguirlo con i vostri ragazzi o i vostri genitori:)
Buongiorno amici:) Oggi riflettiamo sul tema adolescenti e omosessualità.
Adolescenza
E’ noto a tutti che l ‘adolescenza è una fase della vita molto delicata, i ragazzi e le ragazze sono chiamati a raggiungere diversi compiti evolutivi come l’autonomia, accettare la propria immagine corporea, sviluppare un’identità sociale, costruire un proprio sistema di valori.
Definire, ancora, obiettivi specifici a medio termine, imparare a mediare tra la partecipazione nel gruppo e i propri spazi personali ed infine integrare la sessualità nell’immagine di sé e avere le prime esperienze amorose.
Dati
I dati suggeriscono che almeno il 5%-10% di adolescenti sono gay o lesbiche, questi ragazzi vivono questa fase di vita in profonda solitudine e in maniera molto più complicata e contorta la definizione di sé.
Il senso di solitudine e la vergogna li portano a restare più isolati e a comunicare meno con le famiglie e con i pari.
Ogni tanto si legge su qualche giornale notizie di ragazzi che muoiono suicidi, il rischio è doppio in adolescenti gay.
Tra i fattori di rischio ci sono l’ambiente socio culturale, le discriminazioni tra pari, sentimenti di disgusto verso sé stessi e stati depressivi. Un importante fattore di rischio è l’accettazione all’interno del nucleo familiare, fattore che diviene protettivo quando vi è un buon rapporto tra genitori e figlio/a.
Società
La nostra società è pervasa da messaggi omofobi sociali, basta pensare alle pubblicità di profumi, auto, ecc., che rinforzano un’idea fortemente eterosessuale escludendo la possibilità di comportamenti e orientamenti sessuali differenti.
Un genitore che osserva in un figlio un interesse sessuale verso uno dello stesso sesso può percepirlo come innaturale, immorale e / o pericoloso, come una forma di perversione.
Tali percezioni possono portare i genitori a sperimentare sentimenti di vergogna, di colpa, disgusto , imbarazzo che, a loro volta, possono indurre a una serie di comportamenti come il rifiuto, la disapprovazione, le minacce, le umiliazioni, gli abusi, la violenza fino ad arrivare a cacciare il figlio/a adolescente da casa.
Genitori-adolescenti e omosessualità
Quando i genitori sono rifiutanti e invalidanti rispetto all’orientamento sessuale del loro adolescente, il messaggio che arriva all’adolescente è che c’è qualcosa di sbagliato in lui/lei.
Tale messaggio, rimandato dalle persone più importanti e di riferimento per l’adolescente, può esacerbare il senso di disgusto di sé, la depressione e la disperazione che sono fattori tutti altamente correlati al suicidio come soluzione.
Dall’altra parte la coesione familiare sembra proteggere i giovani. infatti gli adolescenti che riportano alti livelli di supporto e un buon livello di comunicazione con i genitori, una buona relazione con loro presentano un minor numero di sintomi di disagio psicologico e minore ideazione suicidaria. I ragazzi/e si sentono accettati e validati.
L’obiettivo principale è l’integrazione dell’essere gay o lesbica come un’aspetto del proprio Sè e non ritenerlo identificativo della propria identità.
Riflettete
A voi ragazzi dico non abbiate paura di essere voi stessi, mai. E voi genitori, amate i vostri figli per le persone che sono non per le persone che amano.
E se avete bisogno del mio aiuto contattatemi tramite la sezione contatti e consulenze del sito
Buongiorno amici. Oggi parliamo dell’eliminare i difetti per i like: trend sbagliatissimo tra i ragazzi.
Ragazzi che si piacciono solo con filtri e fotoritocco e utilizzano qualunque strategia pur di apparire “più belli” sui social e ottenere il maggior numero di like. Tantissimi adolescenti trascorrono ore a scattare foto e selfie che, prima di essere pubblicati, vengono rigorosamente manipolati ed elaborati con programmi e filtri specifici, per eliminare ogni difetto.
Filtri e fotoritocco: alla ricerca di una perfezione che non esiste
I filtri spopolano tra gli under 14: secondo una ricerca dell’Università di Cassino, infatti, il 50% dei giovani con età inferiore ai 14 anni usa i filtri messi a disposizione dai social per modificare la propria immagine e il 42% di loro vorrebbe essere nella vita reale così come appare quando li utilizza.
Uno studio condotto da Edelman Data & Intelligence, inoltre, sui potenziali effetti nocivi dell’utilizzo costante di filtri sull’autostima delle ragazze, ha evidenziato come il 77% delle ragazze utilizzi filtri o app per il ritocco foto prima di postare sui social e il 48% di coloro che usano abitualmente i filtri nelle loro foto mostri poca stima di sé stesse.
La ricerca dell’approvazione social danneggia l’autostima dei più giovani
In Italia, circa 1 adolescente su 10 (l’80% sono ragazze) decide di effettuare una dieta per apparire più bello nei selfie, già a partire dagli 11 anni di età (Dati Osservatorio Nazionale Adolescenza).
Il 45% circa scatta anche tanti selfie nella stessa posa per scegliere quello migliore e lo modifica con filtri o fotoritocco prima di pubblicare.
Quasi 3 su 10 dai 14 ai 19 anni, e il 22% dagli 11 ai 13 anni, dichiarano di essere in ansia prima di pubblicare una foto per paura che non piaccia, che non ottenga like o venga criticata. Il 60% dai 14 ai 19 anni e il 65% dagli 11 ai 13 anni, invece, si sente più felice e sicuro quando riceve like e commenti positivi.
Dati importanti che confermano come la ricerca compulsiva dell’approvazione social stia intaccando l’autostima dei ragazzi, fin dall’infanzia, condizionando le loro emozioni e i loro comportamenti.
Bold Glamour: il filtro della bellezza “finta” che sta spopolando su TikTok
Nelle ultime settimane si è molto parlato di “Bold Glamour”, un filtro che sembra spopolare su TikTok, creando anche polemiche e preoccupazione rispetto alle possibili influenze negative che questo genere di effetti può avere sui teenager.
Una funzione che si basa su un algoritmo in grado di ringiovanire il viso, con grande precisione, come se fosse stato truccato da professionisti: scompaiono rughe, pallore e qualsiasi tipo di difetto.
Aumenta al contempo anche l’attenzione verso questi fenomeni ed aumentano le campagne di sensibilizzazione, come quella promossa da Dove (#TurnYourBack) e lanciata lo scorso 8 marzo in occasione della Festa della Donna, per ribellarsi ai filtri presenti sulle piattaforme social, che creano standard di bellezza irrealistici e dannosi soprattutto per le ragazze più giovani.
La campagna ha riscontrato l’adesione e la partecipazione di diverse creator TikTok che hanno deciso di mostrarsi senza filtri, sottolineando proprio quelle imperfezioni che vengono solitamente cancellate o nascoste.
Nonostante i filtri dei social media possano essere anche fonte di creatività e di auto-espressione, è importante prestare attenzione ai possibili rischi derivanti da un utilizzo costante o eccessivo e inadeguato di questi strumenti.
Bisogna tener conto di come i ragazzi oggi siano sottoposti, fin da bambini, alla pressione di media e modelli sociali che diffondono una precisa idea di bellezza, ispirata alla perfezione e al controllo dell’immagine. Il corpo si trasforma, in questo modo, in un oggetto da controllare e modificare pur di apparire in un certo modo e di eliminare ogni imperfezione.
Il problema non sono le foto o i selfie, il problema si pone quando la propria immagine sovrappone la persona, quando si vive in funzione di come si appare, quando filtri e app non bastano più, non si accetta più la differenza tra l’immagine reale e quella perennemente ritoccata e si è disposti, senza pensarci due volte, a ricorrere a strategie di ogni tipo pur di eliminare i propri difetti.
Vi ricordo, ragazze genitori, che se avete bisogno di parlare con me , del mio aiuto mi trovate nell sezione “contatti e consulenze” del sito