Buongiorno a tutti:)Oggi voglio sottoporvi come argomento la paghetta, croce e delizia di tutti i genitori e i figli.
Giusto che ci sia ma non deve essere uno stipendio.
L’ERRORE
Molte volte mi ritrovo di fronte a famiglie, a genitori che elargiscono fior di soldi ai figli. Non va bene. Gli estremi, in tutte le cose, non vanno bene.
Può essere educativo se ben gestito ilg esto di dare una paghetta settimanale ad un raazzo. Ma tutto dipende, anche, dal comporamento del minore, all’uso che ne fa.
Sicuramente elargire troppo non è mai la cosa più giusta. Un ragazzo che vive in famiglia non ha bisogno di uno stipendio per imparare a gestire il proprio denaro per comprarsi qualche sfizio.
E, oltretutto, non è nemmeno il modo giusto per far comprendere il valore dei soldi, la sua importanza e il fatto che, per ottenerli, bisogna lavorare , impegnarsi in qualcosa…bisogna meritarseli, insomma.
GENITORI
Dal mio punto di vista va benissimo stabilire voi genitori di comune accordo, il valore della paghetta settimanale ma bisogna anche educare e responsabilizzare i ragazzi che, a volte, se ne approfittano.
Lo scorso anno, in ragazzo con cui lavoravo era capace di spendere tutta la paghetta data dai genitori in meno di una settimana per poi dire “ma io ho finito i soldi” e la coppia che, nonostante non fosse finita la settimana, dava altro denaro.
Se vi trovate nella stessa situazione non fatevi convincere. I soldi sono finiti? La prossima volta li gestisci meglio. Devi aspettare la prossima.
Bisogna stabilire regole precise che devono essere rispettate.
Ciao ragazzi. Oggi diciamo due parole sulla fame nervosa.
ESPERIENZA COI RAGAZZI
Giusto lo scorso anno ho lavorato con una, famiglia in cui, il figlio 13enne, soffriva di questo disturbo.
Ok il fatto che gli piacesse mangiare. Ma, alla base, c’era un profondo disagio.
E sì, perché la fame nervosa, per l’appunto, non nasec da una vera e porpira esigenza, da uns enso di fame funzionale, concreto.
E’ un po’ come, erroneamente, facciamo quando, per “rilassarci”, per scarcare tensione ci accendiamo una sigaretta.
Il cibo aiuta a far dimenticare, per quell’attimo, una problematica che sta alla bse della nostra azione.
LE MANIFESTAZIONI
Sono entrata subito in confidenza col ragazzo come faccio di solito, e notavo che mangiava in modo compulsivo nei momenti di noia, quando era nervoso, quando non riusciva a fare qualcosa, quando tocca i argomenti che gli provocavano ansia.
Era un po’ come sfogasse tutta la sua insoddisfazione, l sua rabbia aprendo il frigo e mangiando in modo compulsivo , mangiando e mischiando, tra loro, pietanze dolci e salate.
Durante il percorso si apriva, era sereno e pian piano la voglia di svuotare il frigo passava.
Cominciava ad interessarsi a me, alle conversazioni che facevamo, alle attività che gli proponevo. Rideva,scherzava…si rasserenava.
Se ti sei trovato o ti trovi in una situazione simile contattami. Troveremo la soluzione.
Io spero di aver toccato qualcuno di voi dicendo queste poche parole sulla fame nervosa.
Vi ricordo di prenotare la vostra consulenza collegandovi al sito e cliccando qui
Come può influenzare il modo di essere di un ragazzo.
Ciao, oggi il focus è il gruppo di amici.
Cos’è? Sono gli amici, quelle persone in cui ci identifichiamo quando siamo ragazzi.. Quelli che un adolescente stima, vorrebbe essere e a volte, emula. Ed è questo il problema.
IL TIMIDO
Quante volte è capitato di vedere ragazzi timidi, introversi, che no vengono considerati dagli altri sia a scuola che fuori.
Poi, un giorno, questo ragazzino(o ragazzina) cresce e decide di voler far parte di un gruppo, proprio di quel gruppo che tutti apprezzano, quel gruppo in cui il leader viene stimato.
E allora che succede? Succede che quel ragazzino, per essere accettato da QUEL gruppo, da QUELLE persone, stravolge la sua personalità. Inizialmente fa un grandissimo sforzo.Poi, finisce per assomigliare sempre di più a quel modello di ragazzo bullo che non gli appartiene. Se ne impossessa e crede che, lui stesso, sia così…ma non lo è.
À volte, quindi, ci troviamo davanti a ragazzi timidi, deboli, che pur di far parte di un gruppo dimostrano quello che non sono.. Ma a lungo andare… Diventano bulli.
LA FAMIGLIA
In quelasiasi aspetto della crescita di vostro figlio vpi genitori siete fondamentali. Siete voi a educalri. Siete voi che dovete far capire loro che non serve a nulla emulare un’altra perosna. Che ognuno, fortunatamente, è fatto a modo suo e che nessuno può piacere a tutti.
Quello che devono capire i ragazzi giovani è che essere bulli, essere forti non piace a tutti. Quello che piace è la propria vera natura. Essere qualcun altro non paga mai. Ti sfinisce e , prima o poi, la tua vera personalità vien a galla.
E allora? Allora, sii sempre te stesso. Magari non troverai il consenso di tutta la popolazione mondiale ma alla fine che importa?
Le persone che ti rimarranno accanto sono poche ma sono quelle che non ti tradiranno mai.
Basate sempre tutto sulla qualità, non sulla quantità. E questo vale anche per le persone.
Osservate sempre i vostri ragazzi.. Da lontano.. Ma fatelo e siate sempre pronti al dialogo.
Dialogo non significa giudizio, attenzione. Dialogo è ascoltare, capire e venirsi incontro.
Spero che la mia piccola riflessione su il gruppo di amici vi sia stata utile e vi abbia fatto riflettere un po’.
Di seguito, vi elencherò i servizi di cui possono usufruire le persone che decidono di intraprendere un percorso con me.
SUPPORTO A MINORIDI OGNI ETA’
Il mio aiuto va a tutti quei ragazzi e ragazze che stanno vivendo un momento difficile della propria vita : che sia un rapporto incrinato, difficile con la propria famiglia; che sia una mancanza di autostima che porta i ragazzi a chiudersi in se stessi e a non riuscire nemmeno a socializzare nel modo giusto con gli amici e i compagni a scuola.
Che sia semplicemente una voglia, un bisogno di esternare le proprie emozioni, qualsiasi esse siano e preferiscono parlarne con una persona esterna al proprio nucleo familiare che non sia uno psicologo ma una persona “amica” che metterà loro a proprio agio.
Un supporto a quei minori che vivono il momento difficile della separazione dei genitori e non vogliono esternare le loro sofferenze e ansie perché nel mezzo tra le due parti.
Un aiuto a chi, anche solo per solitudine, si avvicina a qualsiasi forma di dipendenza.
Un aiuto a tutti quei ragazzi che vogliono ritrovare la propria serenità.
SUPPORTO ALLE FAMIGLIE IN SITUAZIONI DI DISAGIO
Un supporto non solo ai ragazzi ma anche ai genitori, spesso “deboli” di fronte a figli che non comunicano con loro, che alzano muri creando attrito all’interno del nucleo familiare.
Una sorta di mediazione familiare volta a ricreare un rapporto tra genitori e figli, una risocializzazione dopo un periodo più o meno lungo all’interno di comunità .
ASSISTENZA A MINORI AFFETTI DA DISTURBO DELL’ATTENZIONE
Negli anni ho aiutato, all’interno di scuole di diverso grado, ragazzi affetti da disturbo dell’attenzione. Insieme agli insegnanti abbiamo trovato il giusto modo per cercare di fare integrare al meglio un ragazzo con il resto della classe, lavorando, soprattutto per quel che mi riguarda, sulla gestione delle emozioni, della rabbia, dell’iperattività all’interno del gruppo.
METODO DI STUDIO E REVISIONE TESI
Aiuto ragazzi fino all’università insegnando un metodo di studio efficace che aiuterà i più giovani e i più adulti a memorizzare velocemente le nozioni da studiare. Essenziale quando devi superare degli esami importanti e la mole di studio è tanta.
Per i più adulti (ultimo anno di liceo e università) mi occupo di revisionare tesi e tesine.
Insieme possiamo superare le difficoltà. La vita è un bene prezioso, da vivere attimo per attimo.Se hai bisogno di me contattami, posso aiutarti.Avrai il supporto di cui hai bisogno.
Buongiorno a tutti. Questa è la homepage del mio sito, Qui mi presento e vi spiego di cosa mi occupo, del supporto che offro e della mia esperienza con famiglie e minori.
Mi chiamo Maria Teresa e sono un’educatrice esperta in problemi legati all’adolescenza, alle mille problematiche che caratterizzano questo periodo delicato della vita non solo i diretti interessati ma anche delle famiglie.
FAMIGLIE E RAGAZZI A SCUOLA
Ho aiutato famiglie in situazioni di forte disagio; ho aiutato genitori e figli a ritrovare un dialogo, un rapporto che sembrava ormai perso.
Molta della mia esperienza l’ho maturata in comunità di minori vittime di violenze e abbandoni,in scuole di ogni grado di istruzione affiancando ragazzi con alle spalle delle situazioni familiari molto complesse.
Ragazzi che provenivano da comunità che non avevano nessuno. C’era chi era affetto da disturbi dell’attenzione che, quindi, avevano difficoltà a prestare attenzione all’interno della classe disturbando l’operato di insegnanti e compagni.
Altri non riuscivano a interagire nel modo corretto con i coetanei, che non riuscivano ad esprimere nel modo corretto i loro pensieri, bullizzati o semplicemente timorosi.
Altri ancora che avevano bisogno di sostegno, iperattivi, con ansie da prestazione che, poi, si riflettevano anche nella vita personale.
ESPERIENZA IN TUTELA MINORI
Ho lavorato, in tutela minori, presso cooperative sociali svolgendo a.d.m. (assistenze domiciliari minori presso famiglie sotto decreto emesso dal tribunale dei minori, nel mio caso Brescia) e svolto molti incontri protetti tra minori e genitore o intero nucleo familiare allontanato da loro. Ho collaborato con avvocati, con famiglie affidatarie e con minori, e non, vittime di dipendenze, che fossero di droga, di alcool o di gioco.
Il mio bagaglio di esperienze è vasto. Ma io non vedo quello di educatrice un semplice lavoro. La mia, come ho sempre detto, è una vera e propria missione.
L’EMPATIA, BASE DEL MIO OPERARE
Con le famiglie e con i ragazzi riesco ad instaurare un legame particolare che dura negli anni, anche dopo aver concluso il percorso professionale.Non solo supporto lavorativamente parlando ma la mia è una vera missione: aiutare gli altri.
Il mio approccio è empatico. Ho basato la mia professione e la mia vita su questa bellissima qualità, caratteristica. Empatizzare significa entrare nei vissuti non solo delle persone che ti chiedono aiuto ma anche delle persone che ti stanno accanto.
ARTE, MUSICA E MIMICA
Nel mio percorso di formazione, ma anche per puro interesse personale che mi ha portato a tenermi costantemente aggiornata sull’argomento, rientra anche lo studio del linguaggio del corpo, della mimica facciale involontaria, dell’intonazione della voce per poter capire davvero a fondo chi ho davanti, anche senza dire una parola. Il detto “gli occhi sono lo specchio dell’anima” non sapete quanto è vero.
Ho studiato per anni in conservatorio, pianoforte, e la musica, spesso, la uso come una forma di comunicazione, un’ennesima. E’ un linguaggio universale che ti permette di esprimere quello che, a volte, a parole non riusci a fare. Un ottimo supporto alternativo.
Dipingo e anche l’arte pittorica è comunicazione. Sono tutti linguaggi non verbali ma che nascondono un mondo, il mondo interiore complesso ma estremamente affascinante di ognuno di noi.
METODO DI STUDIO EFFICACE E…GIOCHI DI RUOLO
E, infine, ultimo ma non per importanza, insegno a ragazzi dalle scuole medie fino all’università, un metodo di studio efficace per poter superare esami, verifiche, accessibile davvero a tutti.
Lo sapete cosa sono i giochi di ruolo? Ecco, uno dei progetti che spesso ho cercato di presentare alle scuole è proprio quello dei giochi di ruolo, utilissimo per conoscere le difficoltà nascoste dei ragazzi, per cooperare, per imparare a relazionarsi e ad affrontare le piccoli grandi paure. Non a caso, i giochi di ruolo sono spesso utilizzati dalle aziende per il team building .
Gli orari e il modo per contattarmi li trovate nella sezione “Contatti”. Io sono qui, se avete bisogno di un aiuto concreto che non sia solo fatto di parole chiamatemi, sono qui per voi.
Insieme possiamo risolvere tutto. La vita va vissuta in ogni piccolo istante.