Tagliare i ponti

A volte è davvero necessario

Buongiorno amici. Oggi riflettiamo sul tagliare i ponti.

Tagliare i ponti, a volte, è di fondamentale importanza. 

Perché.. 

Pensiamo a noi adulti e a noi ragazzi. 

In una situazione adulta, solitamente all’interno di una coppia, facciamo l’errore di voler “aggiustare” una situazione che sappiamo non porterà a nulla. 

“ma magari cambia… Magari è colpa mia” 

” adesso metto un cerotto a tutto e voltiamo pagina”. 

No, non funziona così. 

Ragazzi 

Quando siamo adolescenti la cosa più importante è sentirci parte di un gruppo di coetanei. E, spesso, si fa l’errore di annullare la nostra personalità per accondiscendere al volere del gruppo. 

Perché? Per essere accettati. 

Errore – tagliare i ponti

In entrambi i casi facciamo un gravissimo errore. E perché? 

Per paura di rimanere soli. Ma non è così. 

Non siamo per tutti né tantomeno dobbiamo per forza piacere a tutti o farci piacere tutti. 

Per quale motivo? 

Feelings 

Come vi sentireste in una situazione del genere? Senza farvi conoscere davvero, senza far sapere agli altri cosa ci fa star male, cosa ci rende felici? 

Frustrati, infelici. 

Cosa fare? Tagliare i ponti

Tagliate I ponti, con tutte quelle situazioni e persone che vi fanno stare male, che non ridoettanonil vostro modo di essere, che non vi rendono sereni. 

Che non sono un valore aggiunto per la vostra vita. Io spero che riflettere sul tagliare i ponti vi sia stato d’aiuto.

E se avete bisogno di aiuto contattatemi

Nella sezione contatti e consulenze del sito

Alla prossima amici 🙂

Maschi e femmine

Ma ci sono davvero delle differenze?

Buongiorno amici. Oggi parliamo di maschi e femmine e di come dovrebbero essere educati.

Purtroppo vedo ancora molte famiglie fare la differenza su come educare un figlio rispetto a una figlia.

E per quale motivo?

Bimbi

I bambini sono tutti uguali e hanno bisogno degli stessi valori per diventare prima adolescenti e poi adulti sereni e senza l’idea, inculcata dall’infanzia, che un ♂ può ed ha il diritto di essere e fare determinate cose e la femmina no solo perché femmina.

“non pui giocare con le bambole o fare il ballerino…sei un maschio queste cose sono da femminucce”…

e ancora “ma sei una bambina, non puoi giocare a calcio…è uno sport da maschiacci questo”…

Ideali

I ragazzi devono crescere con l’idea che tutti possono e hanno il diritto di fare e diventare quello che vogliono. Negli ultimi anni si vedono donne che fanno lavori o sport che prima erano “non adatti” a loro. Che assurdità.

Sapete qual’è l’unica , forse, sostanzaiale differenza tra uomo e donna? La forza fisica( generalmente è così, poi ci sono sempre le eccezioni ovvio).

Ma per tutto ilr esto, le donne e gli uomini hanno le stesse potenzialità, le stesse capacità per fare quello che più desiderano. Ovviamente, in base alle loro inclinazioni, ai loro obiettivi.

Tante sono state le donne che hanno, nella storia, eguagliato gli uomini in un periodo storico in cui non erano granché considerate. Pensate solo alla regina Elisabetta, un esempio recente, cotnrocorrente per gli inizi del secolo partecipando attivamente alla vita militare.

O ncora alla prima donna pilota d’aerei o alla nostra mervaigliosa Cristoforetti, primo astronauta donna a capo di una spedizione.

Eppure? Ancor amolte persne lo beffeggiano. Ancra molte persone non considerano uan donna medico o manager in grado di esserlo perché donna. Ma il motivo?

Famiglia

Vero è che, negli anni ’50 la maggior parte delle famiglie educavala donna ad essere l’unico membro della famiglia a badare alla casa, ai figli, al marito.

Ora, nel 2022, quasi 23, purtroppo, c’è ancora chi non si è evoluto ed edcua i bambini in questo modo.

Purtroppo, nel mondo del lavoro e non solo la donna deve faticare il doppio per essere presa in considerazione.

E allora, educhiamoli fin da bambini a sconfiggere questa mentalità.

E se siete figli che cercano di staccarsi dalla realtà in cui vivono e volete una persona che vi aiuti in tutto questo; o sesiete genitori e volete capire melgio il mondo dei vostri ragazzi contattatemi nella sezione contatti e consulenze del sito

O su camtv come dottoressanapolitano o col nome del canale “adolescenti istruzioni per l’uso”

o su huknow come dottoressanapolitano.

Io spero che parlare di maschi e femmine vi sia stato utile.

Alla prossima amici:)

Violenza assistita sui bambini

Quali sono le gravi conseguenze

Buongiorno amici. Oggi parliamo di violenza assistita sui bambini.

La violenza assistita è una violenza a tutti gli effetti, ha lo stesso impatto psicologico di quella fisica e diretta, non può essere trascurata.

VIOLENZA ASSISTITA significa far assistere al minore a scene di violenza fra i genitori, dove i maltrattamenti possono essere di tipo fisico, sessuale, psicologico ed economico.

Il bambino può fare esperienza diretta della violenza intrafamiliare, quando avviene nel suo campo percettivo o indiretta, quando è a conoscenza dei conflitti tra i genitori o quando ne percepisce gli effetti.

I livelli di violenza a cui un figlio può essere esposto sono svariati: dalla piccola violenza quotidiana, alle forme più gravi, che creano nel minore traumi tanto gravi quanto le altre forme di violenza.

È violenza anche quando i genitori amplificano i propri stati ansiosi nei figli, esponendoli a situazioni psicologiche difficili da affrontare, senza curarsi del carico emotivo negativo che provocano nei propri bambini.

I danni della violenza assistita a breve e a lungo termine

Purtroppo, si vive ancora nella convinzione errata che i bambini non vedano o non capiscano realmente cosa accade sotto i loro occhi all’interno delle mura domestiche. I bambini vedono e sentono tutto e si comportano di conseguenza.

Subiscono, anche se a volte non lo manifestano apertamente e si portano dentro i segni a volte apparentemente invisibili della violenza assistita.

Viene trascurato l’impatto da un punto di vista emotivo, fisico, relazionale, affettivo e sociale di queste forme di violenza che a volte sono estremamente condizionanti e hanno esiti clinicamente importanti.

violenza domestica

Le differenti modalità con cui si agisce la violenza all’interno delle mura domestiche costituiscono, per la vittima, una condizione che confonde e destabilizza l’integrità e la personalità di un bambino ancora in fase di maturazione e di stabilizzazione dei tratti andando a gravare sul processo di crescita.

Si favoriscono, così,  gravi conseguenze sullo sviluppo psicologico a breve, medio e lungo termine.

Enuresi, encopresi, disturbi alimentari, bassa autostima, sbalzi d’umore, mancanza di fiducia negli altri, dipendenze da droghe e alcol, difficoltà di apprendimento, depressione, ritardo nello sviluppo, fino ad arrivare alla prostituzione, delinquenza, criminalità e sviluppare disturbi psicopatologici in età adulta.

Psicosomaticità

Anche se non lo esprimono a parole o con comportamenti manifesti, l’impatto della violenza assistita si manifesta con problematiche psicosomatiche, di umore, di autostima, relazionali e legate all’inibizione dell’esternazione dei propri stati interni.

Certamente, le reazioni più gravi a un’esposizione sistematica e continuativa alla violenza, si manifestano in quei bambini costretti a vivere in un contesto familiare che li tiene continuamente in allarme, in quanto il minore non si sente protetto.

Se il vissuto traumatico del bambino vittima non viene elaborato e rimane inespresso, l’impatto sulla psiche sarà ancora più devastante.

Un bambino che è cresciuto in un ambiente violento, non ha sicuramente sviluppato un legame di fiducia con il genitore, o con i genitori violenti, non può fidarsi di lui e affidarsi a lui (o loro) dopo aver visto le sue reazioni e aver subìto i suoi comportamenti.

Vive in una condizione di costante allerta, di attivazione interna generata dalla paura che la violenza sia dietro l’angolo.

Vivere a contatto con il, o i genitori violenti, potrebbe rappresentare un rivivere, anche in maniera indiretta, ciò che è stato subito per anni.

Come possono lasciarsi andare, esprimersi e vivere invece che sopravvivere? Chi aiuta questi bambini che si sentono soli e troppe volte non riconosciuti e incompresi?

Vi ricordo che se avete bisogno del mio aiuto potete cotnattarmit ramite la sezione contatti e consulenze de sito

O su camtv

o huknow

Alla prossima amici:)

Storie di bullismo

Vi leggo storie tratte dal libro “cuori connessi”.

Buongiorno amici. Oggi vi leggo due storie di bullismo, scritte dal pugno di chi lo ha subito, e redatto da Luca Pagliari.

Il libro in questione è “cuori connessi”, redatto, appunto , da Luca Pagliari, con la collaborazione della polizia di stato, ma scritto da chi il bullismo l’ha subito e, a volte, l’ha provocato.

Storie

Oggi vi presento due delle storie, riassunte ovviamente, che troverete nel libro, due delle tante.

Avevo già fatto uan diretta di questo tipo tempo fa, leggendo altre storie.

E’ un tema, lo sapete, cui sono legata e che voglio riproporre ciclicamente per cercare di combattere il bullismo, visto anche le due ultime notizie degli ultimi giorni.

E, allora, vi lascio alla visione, ma soprattutto all’ ascolto, della diretta.

https://www.instagram.com/p/ClWo63_rWxO/

Contatti- storie di bullismo

Vi ricordo che, se avete bisogno del mio aiuto, potete contattarmi nella sezione “contatti e consulenze” del sito

Oppure collegarvi alla piattaforma camtv (mi trovate come dottoressa napolitano o col nome del canale “adolescenti istruzioni per l’uso”).

o, ancora, a huknow sempre come dottoressa napolitano

Alla prossima amici

Depressione da social e adolescenti

Che correlazione c’è?

Buongiorno amici:) Oggi parliamo di depressione da social e adolescenti.

Una diretta correlazione tra il tempo trascorso sui social network e il calo del tono dell’umore nonché con lo sviluppo di disturbi di vario genere (alimentari, comportamentali, sessuali).

Che nelle forme peggiori può dare origine a una vera e propria patologia, chiamata “depressione da social”. Specialmente se chi è davanti allo schermo del computer o dello smartphone è un minore.

E’ la preoccupante conclusione a cui è giunto uno studio condotto dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), recentemente pubblicato sulla rivista International Journal of environmental research of public health, facendo ordine nella vasta letteratura scientifica prodotta sull’argomento negli ultimi 18 anni.

Depressione da social, bambini e ragazzi davanti allo schermo per troppo tempo

Come riporta il sito Skuola.net, sui 68 studi analizzati dai pediatri, ben 19 – ovvero circa 1 su 4 – segnalano un’associazione significativa tra depressione e uso delle piattaforme social.

Quello che resta da vedere, come sottolinea Rino Agostiniani, Consigliere Nazionale SIP, è “se l’uso dei social porti a una maggiore depressione o se questi sintomi depressivi inducano le persone a cercare di più i social media (il che potrebbe alimentare un circolo vizioso).

Ciò che però emerge in maniera inequivocabile dai lavori svolti sinora è che più tempo bambini e adolescenti trascorrono sui dispositivi digitali, più alti livelli di depressione vengono segnalati.

E ciò avviene senza grandi distinzioni geografiche: dalla Svezia all’Egitto”.

Meccanismi

Ma per quale motivo si innesca un meccanismo del genere? Sono gli stessi pediatri a provare a dare una spiegazione.

“La depressione è collegata a un rapido aumento della comunicazione digitale e degli spazi virtuali che sostituiscono il contatto faccia a faccia con uso eccessivo dello smartphone e delle chat online.

Bambini e adolescenti navigano in Internet per lo più da soli, consultando con assiduità i social media.

Primi tra tutti, Instagram, Tik-Tok e Youtube. Con inevitabili conseguenze sulla loro vita: dalle interazioni sociali e interpersonali al benessere fisico e psicosociale”.

Fragilità_ depressione da social e adolescenti

Perché è molto facile che questo stato di fragilità emotiva, dalla dimensione digitale, esca e vada a produrre effetti negativi sullo stato di salute generale.

Alcuni esempi?

La “depressione da social” potrebbe essere benissimo alla base di: problemi psicologici, disturbi del sonno, dipendenza, ansia, problemi comportamentali, distorsione della percezione del proprio corpo, ridotta attività fisica.

Nonché patologie strettamente legate all’uso delle nuove tecnologie, come disturbi visivi e posturali, rachialgia, tendinite, fino al cosiddetto “pollice da sms”.

Minori sui social esposti a messaggi sbagliati, soprattutto su alimentazione e la sessualità

Ma sono soprattutto i disturbi alimentari quelli su cui pongono di più l’accento i pediatri. Anche perché evidenziati da ben 15 studi – oltre 1 su 5 – tra quelli esaminati.

I bambini, rileva l’analisi, quando sono in Rete sono esposti alla commercializzazione di cibi malsani, che inducono a comportamenti non salutari.

Questo perché i minori sono più vulnerabili ai contenuti sponsorizzati e agli influencer e le piattaforme di social media si sono dimostrate inefficaci nel proteggerli dal marketing di cibo spazzatura.

Specie durante la pandemia, avverte la SIP, è aumentato il rischio di un aggravamento delle abitudini alimentari inadeguate, tanto che in un precedente rapporto la SIP ha indagato il fenomeno della “covibesity”.

All’opposto, i social potrebbero anche essere un fattore di rischio per i messaggi pro-anoressia.

Questi messaggi, sottolinea lo studio, non sono più limitati come in passato a siti web che possono essere facilmente monitorati, ma sono stati trasferiti su Snapchat, Twitter, Facebook, Pinterest.

Di conseguenza, i contenuti che incitano a comportamenti alimentari errati sono più facilmente accessibili, da tutti.

Così come bisognerebbe prestare attenzione agli effetti di un eccesso di Internet sulla sfera sessuale.

Le piattaforme social possono, infatti, negli adolescenti possono alterare la percezione della propria sessualità.

L’esposizione a materiale sessuale online anche attraverso finestre pop-up o pubblicità è un rischio reale della Rete e può predisporre a sviluppo di depressione, suicidio e abuso di sostanze. 

Cyberbullismo, un rischio reale che colpisce soprattutto i più giovani

Infine, non va dimenticato il ruolo determinante che un abuso dei social potrebbe avere sulle “devianze” più strettamente legate alla sfera digitale.

Come il cyberbullismo (anche questo collegamento è stato rilevati in 15 studi su 68) o il grooming (adescamento) online.

Ciò è dovuto principalmente alla crescente divulgazione negli ultimi anni di messaggi ostili e aggressivi tramite i dispositivi elettronici sotto forma di messaggi, immagini e video condivisi sui social media.

In questo contesto, l’uso problematico dei social media è stato ormai riconosciuto dalla letteratura quale un importante fattore di rischio di cyberbullismo, soprattutto nei ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni.

“La diffusione dei social media, soprattutto tra i più giovani richiede un’attenzione particolare.

Un uso non responsabile può creare problemi rilevanti nella vita quotidiana dei ragazzi e delle loro famiglie.

L’età preadolescenziale e adolescenziale rappresenta una fase cruciale per lo sviluppo dell’individuo.

Darvi un ragguaglio sulla depressione da social e adolescenti sia stato utile.

Vi ricordo che se avete bisogno del mio aiuto potete contattarmi nella sezione contatti e consulenze del sito

Alla prossima amici.

Im…possible

Lotta sempre per i tuo i obiettivi

Buongiorno amici. Oggi parliamo di im…possible…ovvero, lotta sempre per ciò in cui credi

Se hai davvero un sogno a cui credi, un obiettivo che vuoi davvero raggiungere niente è nessuno potrà mai fermarti.

Può darsi che quell’ obiettivo va contro le aspettative di tutti. Ma non importa. È il TUO obiettivo e devi metterci tutto te stesso per poterlo realizzare.

Difficoltà-im…possible

Non i dico che tutto sarà facile ma che, al contrario, ci saranno mille ostacoli da superare e, purtroppo, mille persone che cercheranno di fermarti.

Ci sarà di sicuro chi cercherà di screditarti, di farts entire inferiore (ma a chi poi?); chi remerà contro i tuoi ideali.

Ma la colpa sarà tua…

Il problema-im…possible

E adesso tu mi dirai “ma come Terry colpa mia??”…

Sì, perché se qualcuno ti fa credere di non essere in grado di arrivare alla meta, se qualcuno ti farà sentire incapace e inferiore la colpa sarà tua erché sarai tu a permettergli di farlo.

E allora cosa fare?

Andare dritto per la tua strada. Nessuno nella vita è arrivato…e nessuno è superiore a qualcun altro.

Se hai chiaro il tuo obiettivo, lotta con tutto te stesso per raggiungerlo, credi in te, nelle tue capacità perché tutti abbiamo talenti diversi.

Dovrai lottare contro chi non avrà le tue stesse idee ma non fermarti e , alla fine del percorso, dimostrerai anche a loro che si erano sbagliati e allora sì, sarai la persona più felice del mondo, orgogliosa di te.

E se da solo non riesci e vuoi il mio aiuto contattami  nella sezione contatti e consulenze del sito

Im…possible

Alla prossima amici.

Adolescenti e droga

Come capire se si sono avvicinati alle droghe, come ascoltarli, come aiutarli.

Buongiorno amici. Oggi parliamo insieme di adolescenti e droga.

Qui di seguito vi ho linkato a diretta fatta su instagram, giusto questa settimana, sul tema.

Molti i partecipanti, molti interessati all’ argomento ed è questo lo scopo delle dirette, cui invito tutti a partecipare il giovedì.

Perché…-adolescenti e droga

Perché gli argomenti trattati toccano la maggior parte di voi..perché, molte volte, siete proprio voi a chiedermi di trattare determinati argomenti per capire cosa fare in certe situazioni.

Il tema della droga, purtroppo, è caro a molti genitori che cercano di capire se il figlio è si è davvero avvicinato a questo mondo come parlare con loro e come aiutarli al meglio.

Ecco di cosa si parla in questa diretta.

https://www.instagram.com/p/ClEnOhGPYpb/

Contattami

Spero che questa diretta sul tema adolescenti e droga vi sia utile.

Ricordo a tutti voi che, se avete bisogno del mio aiuto, potete contattarmi nella sezione “contatti e consulenze” del sito

Alla prossima amici