Buongiorno amici. Oggi riflettiamo sul ma cos’è davvero la scuola?
Riflessione- ma cos’è davvero la scuola?
Oggi una piccola importante riflessione. A cosa serve davvero la scuola?
Si pensa alla scuola solo per l’aspetto cognitivo. I ragazzi stanno ore4 sui libri ad imparare nozioni che serviranno per trovare un lavoro (Onestamente, non tutte).
Devono fare verifiche, compiti a casa e in classe e tenere un comportamento rispettoso verso i professori che, però, spesso, non li tutelano.
I professori
Ma chi sono? Sono quelle persone che ti insegnano tutte le materie che devi apprendere . Si siedono, aprono i libri, spiegano, interrogano, fanno verifiche..ecc…ecc…eccc.
E poi? Stop..
Ma chi dovrebbero essere?
In realtà i professori sono i secondi educatori dopo i genitori e prima di me. Ma in realtà, in molti molti casi, io vengo prima dei genitori e dei professori.
Il motivo?
Perché i genitori on fanno i genitori in casa e i professori pensano solo alle nozioni da imparare.
E invece…
E invece la scuola deve formare. Deve formare la personalità di un ragazzo.
Lasciamo perdere per un attimo la parte cognitiva. La scuola deve educare i ragazzi al relazionarsi in maniera corretta con chi sta attorno: dall’adulto al pari.
Deve formare la mente del ragazzo al ragionamento senza condizionamenti.
Deve insegnare l’empatia, il sentimento, l’accettare il fatto che dobbiamo esternare quello che proviamo perché è giusto e va bene così.
Deve educare alla comprensione al condannare il bullismo e il pregiudizio.
Perché l’adolescenza è il passaggio dall’età infantile a quella adulta..
Perché se non abbiamo delle buone basi, queste basi e questi esempi, diventeremo degli adulti sbandati, senza meta, senza sogni e obiettivi…e questo, purtroppo, porta a gesti estremi a volte.
Buongiorno amici. Oggi voglio fare una riflessione su l’esempio che danno i bambini.
Esempio
Oggi voglio fare una piccola riflessione con voi. Sull’esempio che seguiamo da che siamo bambini fino all’età adulta.
Nasciamo e veniamo a contatto solo col nostro nucleo famigliare: mamma e papà e, a volte, fratelli. Ma l’esempio che ci dicono di seguire è quello dei genitori.
Ed è qui che questi devono cominciare a dare esempio del ruolo importantissimo che hanno. Il buon esempio, sì.
Perché , come dico sempre io, a quell’età i bimbi sono come delle spugne.
Non hanno ancora una facoltà cognitiva molto sviluppata, sono nati da poco tempo. E, più che le parole, seguono ciò che i genitori dicono e fanno. Sono il loro esempio, i loro eroi.
Se i genitori parlano urlando a casa questo modo di comunicare verrà trasportato, una volta più grandicelli, al di fuori delle mura domestiche. Se, da adolescenti, mamma vi dice di non fumare perché fa male alla salute ma lei stessa lo fa, nel cervello del ragazzo c’è una domanda:” ma allora è lecito. Lo faccio anch’io”.
Nonni
Un altra bellissima figura della famiglia sono i nonni. Ci dicono sempre che i nonni sono l’emblema della saggezza.
E quanto ci piaceva sentir raccontare di quando nonna era giovane o degli episodi della sua epoca, di come viveva. A volte quei racconti erano quasi meglio delle favole.
La mia canticchiava spesso e le insegnava a me. E id etti popolari? Quanta saggezza davvero in quelle frasi che non capivamo ma che, nel profondo, nascondevano dei veri insegnamenti che, poi, ci portiamo avanti per tutta la vita.
E i bambini?
Ma quindi i bimbi, devono solo imparare e tacere?
E no. Ci dicono , e diamo per scontato che sia l’unico modo per crescere bene, che solo gli adulti possono insegnarci qualcosa. Ma chi l’ha detto?
Sono sempre stata, e sempre lo sarò, convinta che chiunque può insegnarci qualcosa, anche un bambino.
Nella sua gentilezza, ingenuità. nei suoi occhi pieni di meraviglia nello scoprire il mondo.
Nella non malizia nel rapportarsi con gli altri e nell’assenza di giudizio e pregiudizio, a meno che non abbia seguito un esempio sbagliato in casa.
No presunzione
Troppe volte vedo, nelle famiglie con ragazzi adolescenti, i genitori, o almeno uno di oro, che si sentono i detentori della verità assoluta. Io sono il migliore nel dire , fare, in tutto e, per questo, devi prendere e esempio da me.
A volte pressano i ragazzi di troppe aspettative facendo crescere, così, delle persone frustrate che hanno paura di deludere gli adulti.
Quegli adulti che dovrebbero supportarli e aiutarli ad avere fiducia in se stessi e a valorizzarli.
Ebbene sì, anche voi non siete mai arrivati.
Ricordatevi che nella vita c’è sempre da imparare, da tutto e tutti, indipendentemente da sesso ed età.
Buongiorno amici . Oggi parliamo di genitori e di quanto siano, loro, i migliori influencer per i propri figli.
Genitori
Ah che bello fare i genitori. Cresci i tuoi figli, vivi con loro emozioni e tappe importanti della sua vita e, se hai l fortuna dia verne più di uno, è un viaggio che si ripete m sempre in modo differente.
E, parliamoci sinceramente, come vi mancano quando non sono più a caso, se sono giovani, semplicemente vanno in vacanza per qualche giorno in più.
Beh, questo vi fa capire quanto, aldilà delle discussioni dell’età adolescenziale, all’ordine del giorno, tutto è meravigliosamente importante.
Ma cosa siete voi dai primi giorni di vita? D quando sono bambini fino a che non lasciano l’ovile?
Influencer
Siete esattamente i loro più importanti influencer( e, a mio avviso, dovreste essere anche i soli ma ahimé non è così).
Ma chi sono questi influencer? Riflettiamo sulla parola: influencer. Ossia una persona che, letteralmente, influenza il pensiero, i gusti, la vita, il quotidiano di un’altra persona.
Attenzione, non è un manipolatore. Ma sono quelle persone per cui proviamo una profonda ammirazione ed empatia da esser un esempio che ci porta a comportarci come loro.
E cosa dico sempre io? che i genitori devono essere il buon esempio per i figli fin da che sono bimbi piccoli.
Esempio e guida
Ogni volta che diciamo una cosa che, per noi, è importante, ogni regola, indicazione, suggerimento e anche rimprovero sembra crolli da dosso ai figli. In realtà non è così.
Ma cosa succede.
Prediamo un esempio semplicissimo. Se dite a vostro figli “perché non leggi un libro. E’ bello farlo”, il ragazzo, ma anche il bimbo, non ne è interessato. Anzi, la vede quasi come una costrizione , un compito, nulla di tanto interessante e piacevole.
Se invece di dirlo lo fate vedere, se vostro figlio vede che dopo cena siete interessati a leggere “quel” libro, vi chiederà di cosa parla, perché siete così interessati a questa stori…fino al..”voglio leggerlo anch’io”.
E ancora “tesoro non devi fumare perché fa malissimo”…e poi vostro figlio vede che fumate h24 capite che due domande se le fa. “Lo fa mamma posso farlo anch’io”…ma, così, non dimostrate coerenza con la regola e l’insegnamento che volete far passare.
Certezze
Cominciate a fare i loro influencer da piccini, il periodo più delicato ma dove i figli sono delle spugne che assorbono tutto quello che vivono in casa, sentono, vedono.
Se voi sarete il loro esempio, la loro guida, vedrete che l’adolescenza sarà meno difficile perché sarete la loro fonte di ispirazione.
E vi ricordo che, se avete bisogno, potete contattarmi qui
E nessuno è all’altezza..riflettiamo sul pensiero di De luigi.
Buongiorno amici. Oggi riflettiamo sul fatto che nessuno è nato genitore.
Beh, come dargli torto. In effetti possiamo tradurre e sintetizzare questo pensiero dicendo che nessuno è perfetto e nessuno è nato genitore.
Genitori
Molte persone, alla prima gravidanza, temono un pochino, tra la gioia, di come sarà…si chiedono se saranno in grado di essere genitori, quali difficoltà dovranno affrontare e chiedono pareri a persone varie ed eventuali, oltre che alla famiglia e alla madre( soprattutto la futura mamma).
Ma nessuno pensa al fatto che nessuno sarà mai pronto perché nessuno è nato genitore.
Errori-nessuno è nato genitore
tutti, e dico tutti, facciamo nella nostra vita degli errori.
Da che siamo piccini e da adulti perché; come ribadisco sempre, nessuno è perfetto. E non è nemmeno giusto che, un genitore, passi al figlio il messaggio che i genitori non sbagliano mai, che sono dei super eroi perché non è così.
Il messaggio che dovrebbero dare è che anche i genitori sono essere umani e, in quanto tali, sbagliano. L’importante è fare tesoro dei proprio errori e non commetterli più. Ma sbagliare è importante per capire come migliorare e come non commetterli più.
Ecco il primo insegnamento che dovrebbero dare i genitori è sbagliate, cadete rialzatevi e riflettete su come fare per non commettere più quell’errore e per capire il perché è accaduto.
Anche gli adulti sbagliano-nessuno è nato genitore
Come dicevamo, tutti sbagliamo, nessuno è esente da errori e cadute.
A volte i ragazzi pensano che un dato comportamento sia sempre e solo frutto di severità.
A volte sì, bisogna sempre contestualizzare il tutto e ogni storia è a sé( delle famiglie disfunzionali abbiamo già parlato ma, se volete, possiamo riprendere il discorso anche con una diretta).
Ma voi genitori non partite prevenuti quando vi trovate di fronte ai vostri adolescenti. Se voi siete e dovete sempre essere il loro punto di riferimento, il loro esempio, oi, d’altro canto, dovete crescere con loro.
Crescere insieme
Non spaventatevi perché crescere insieme ai vostri ragazzi è una bellissima avventura. Fatta di alti e bassi, ovvio, ma come in tutte le famiglie.
Incoraggiatevi a vicenda, siate il loro appoggio, la loro spalla.
Siate la loro guida e l’esempio da seguire, coi vostri piccoli ingenui errori e le vostre palesi emozioni. No, non le nascondete perché loro hanno bisogno di questo.
Hanno bisogno di voi anche in quei momenti in cui vi manderanno a quel paese. Hanno e avranno sempre bisogno della vostra presenza, essenziale.
Non chiedete troppo agli altri perché ognuno ha le proprie peculiarità. I vostri figli sono vostri, unici nelle loro particolarità, in quelle che, per voi ,sono stranezze ma che li identificano e li rendono speciali.
Non fate paragoni con nulla e nessuno perché non rispetterete la loro sensibilità e l loro persona.
Siate autorevoli ma maie poi mai autoritari. E mostratevi per quello che siete , con le vostre debolezze perché tutti ne abbiamo.
Aiutateli a trovare la loro strada senza pretendere seguano la vostra se non è un loro obiettivo.
Non giudicateli perché diversi dalle vostre aspettative, non abbiatene ma rispettateli per quelli che sono.
I vostri figli sono il riflesso delle vostre azioni.
Buongiorno amici. Oggi parliamo di responsabilità.
Comportamenti
I genitori non capiscono che un ragazzino, e ancora prima un bambino, è il risultato di ciò che assorbe in casa. E’ il risultato dei comportamenti dei propri genitori.
Ma cosa succede sistematicamente? Che i genitori non se ne rendono conto e danno responsabilità a qualsiasi cosa senza farsi un esame di coscienza.
L’esempio
Guardare negli occhi vostro figlio, non solo nei momenti belli e semplici ma anche quando non si comporta come vorreste, è come guardarsi dentro.
E’ come avere davanti uno specchio, come rappresentato in foto, in cui c’è il riflesso di quello che trasmettete lui.
Essere un esempio, ecco cosa dovete essere abili a fare, un buon esempio.
Faccio sempre molti esempi quando ho davanti genitori un po’ preoccupati delle reazioni dei figli.
Se vostro figlio urla per farsi sentire è perché, evidentemente, lo vede fare in casa e riporterà questo modo di fare altrove: scuola, amici, pensando sia normale.
Quando lo rimproverate di non fumare mentre vede che voi lo fate di continuo si farà due domande sulla vostra credibilità e non ascolterà il vostro rimprovero, ed è normale.
Ragazzi
E’ normale che, quando sono adolescenti, i ragazzi siano un po’ ribelli. Perché vogliono sentirsi considerati adulti ma sanno benissimo di avere ancora bisogno del vostro aiuto e del vostro supporto.
Sanno benissimo che, quando avranno bisogno, correranno da voi anche se, spesso, vi risponderanno male.
Ma tutto questo succederà se, dalla vostra parte, c’è stata sempre aperta la porta del dialogo.
Se, dalla vostra parte, hanno sempre visto la vostra figura come autorevole e mai autoritaria, mai.
Se, ancora, c’è coerenza tra le vostre parole e quello che dimostrate: i fatti, senza cui le parole non hanno alcuna importanza, anche se detta da voi.
Ricordate
Ricordate che la frase” non devi farlo perché te lo dico io” non è assolutissimamente educativa.
I genitori non sono super uomini. I genitori devono dare spiegazioni e far capire ai ragazzi che sono esseri umani che sbagliano, hanno i loro difetti e le loro paure.
e, se avete bisogno del mio aiuto, non esitate a contattarmi
Buongiorno amici. Oggi riflettiamo sul bisogno d’amore di alcuni ragazzi..difficili.
Esperienza
Sono anni, tanti anni che ho a che fare con adolescenti e pre adolescenti. E molte, troppe volte, mi sono affacciata a scenari, vissuti di questi ragazzi davvero terribili.
Indipendentemente dall’ambiente in cui lavoro, che sia una comunità, un domicilio, una scuola, una cooperativa o per avvocati, il mood è sempre lo stesso: il comportamento apparentemente aggressivo dei ragazzi.
Comportamenti
Non puoi rapportarti ad ognuno di loro allo stesso modo, non è possibile. Perchè ognuno ha le sue sofferenze, ognuno è in una determinata situazione per diversi motivi. Ognuno di loro, soprattutto, ha una diversa personalità e se non si insegna ai ragazzi come affrontare una sofferenza, questa rimane dentro.
Apparenza-bisogno d’amore
Purtroppo, non è solo un errore dei genitori, ma spesso anche di miei colleghi.
Si percepisce che dietro un comportamento aggressivo, dietro ad una parola detta non nel modo giusto ci sia solo rabbia, maleducazione, non rispetto, menefreghismo.
Sbagliato. Molto spesso dietro un atteggiamento di questo tipo c’è una sofferenza talmente grande da sfogarla in questo modo.
Ed è proprio lì che i rimproveri servono a poco. Invece di condannarli subito, reagendo allo stesso modo ad una loro reazione, e quindi perdendo il ruolo del buon esempio e della guida, provate a capire il perché.
Provate a chiedervi il perché di una reazione, provate ad entrare nei vissuti di questi ragazzi e provate ad empatizzare con loro.
E sì, perchè è proprio quando ci sono questi atteggiamenti che capite che hanno bisogno di amore.
E troppe volte questo comportamento è un semplicissimo grido di aiuto.
Capiteli, e se avete bisogno di un aiuto contattatemi
La compagna non passa i compiti .L e altre la picchiano in strada.
Buongiorno amici. Oggi parliamo di bullismo tra compagne.
Non fa copiare i compiti in classe e per questo, appena fuori da scuola, subisce l’aggressione delle coetanee, con una che per giunta riprende tutto col telefonino. L’episodio di pesante bullismo è accaduto nei giorni scorsi in centro a Cesena.
Violenza
Dopo l’episodio di ieri mattina a Bari, dove un diciassettenne in classe ha sparato al professore con una pistola giocattolo a pallini provocandogli un malore, da Cesena oggi arriva notizia di alcune adolescenti che si sono rese protagoniste di un’aggressione particolarmente violenta.
Nel filmato – riporta il Corriere di Romagna – si vedono le ragazzine, giovanissime, circondarne una, buttarle a terra il cellulare e cominciare a strattonarla e colpirla con calci e pugni.
Il filmato
Tre contro una.
Una quarta ha filmato la scena col telefonino.
Sarebbero compagne di classe di un istituto professionale della città, mentre la «colpa» della vittima sarebbe quella di non aver fatto copiare i compiti.
«Un episodio che colpisce per la sua violenza, un fatto grave che non va banalizzato», ha detto al quotidiano romagnolo il sindaco Enzo Lattuca.
L’intervento della preside
Il dirigente dell’istituto – cui si sono rivolti diversi genitori una volta appreso l’accaduto – aveva inizialmente sottolineato che «l’episodio è avvenuto in contesto extra scolastico», dunque fuori dalla scuola e non in orario delle lezioni.
Una presa di distanza costatagli diverse critiche dai genitori stessi degli alunni che frequentano la scuola.
Poi, come sottolineato anche dal sindaco, il preside ha cambiato atteggiamento.
Il sindaco
«Ho contattato il dirigente e mi ha riferito che si sono attivati con gli insegnanti, parlando con i diretti interessati e coinvolgendo anche i genitori», spiega il primo cittadino.
«Che possano esserci conflitti in una classe che si va formando, è comprensibile, forse anche normale – dice Lattuca – ma quel video ci trasferisce una violenza che colpisce e non può essere minimizzata.
La scuola ha attivato i suoi percorsi anche per cercare di riportare serenità nella classe.
Come Comune ci siamo messi a disposizione, sia per pensare ad eventuali iniziative, sia come competenze, ma anche se servisse il supporto di servizi e operatori sociali, noi siamo disponibili a collaborare».
A Bari, invece, ha parlato Pasquale Pellicani, il docente di diritto ed economia all’istituto tecnico Romanazzi, che ieri, appena seduto in cattedra, si è visto sparare da un allievo alcuni pallini di plastica.
«Pensavo si trattasse di una pistola vera – rivela – e sono rimasto scioccato. Questo, secondo me, è un gesto di bullismo: ‘ti faccio vedere che sono più forte di te, ti posso mettere i piedi in testa e faccio ridere la classe, questo è il significato».
Il docente non denuncerà gli studenti «per non rovinarli» – uno aveva portato la pistola a scuola, l’altro l’ha utilizzata – ma vuole adottare una pena severa dal punto di vista scolastico, «sono a favore dell’espulsione e servono provvedimenti serissimi o le scuole le possiamo chiudere».
Bullismo
E’ terribile come, a 14 anni, tu possa anche solo pensare di fare atti di violenza su una tua coetanea . La motivazione’ Non mi ha passato i compiti.
Ogni volta che sento e vedo e assisto ad azioni di bullismo così atroci, penso al background di questi ragazzi.
Background
Dico sempre che i genitori sono i loro influencer, il loro esempio ma dovrebbero esser un buon esempio. Se un ragazzo, fin da bimbo, abituato a vedere e giustificare atti di questo tipo in famiglia è ovvio che li farà propri.
Ma come intervenire, arrivati ad un punto del genere?
Prendendo dei provvedimenti. Ingiustificata la reazione del preside di Cesena.
Non sei il buttafuori di un pub che puoi lavartene le mani se un atto violento avviene fuori dal locale e, oltretutto, tra persone adulte.
Se queste azioni vanno sempre fatte passar anche, purtroppo a volte, giustificandole, mi dite che esempio date ai ragazzi?
Si Sentiranno liberi di continuare a comportarsi in questo modo. La scuola deve formare e deve anche punire in questi casi.
Cosa ne pensate? Ditemi la vostra e se avete bisogno di me contattatemi
Buongiorno amici:) Oggi riflessione: genitori, non sostituitevi ai figli.
Guida
Lo dico e lo dirò sempre quando un genitore mi chiede “sì ma allora che devo fare?”.
Semplicemente essere un buon esempio e una guida per i tuoi ragazzi.
E’ questa la cosa principale per un genitore. Non tanto evitare i conflitti adolescenziali perché quelli ci saranno ed è giusto che ci siano.
E perché è giusto? Perché i ragazzi stanno crescendo. Sono in una specie di limbo per cui non sono più bambini, vogliono essere trattati da adulti ma non lo sono ancora completamente. E avranno sempre bisogno del vostro aiuto, della vostra guida.
Esempio
Una guida è colei che non si sostituisce al ragazzo ma lo accompagna nel suo percorso di vita, stando accanto a lui, non davanti per evitare che inciampi.
E l’esempio, il buon esempio, è più importante di tante mille parole.
E non solo da ragazzi ma anche da bambini. I bimbi imparano non tanto dalle vostre parole ma dalle vostre azioni.
Siete i loro principali influencer e, in questo caso, mai termine più azzeccato.
Perché quello che imparano dalle vostre azioni da bambini influenzeranno la loro vita crescendo.
Se date una regola a un ragazzo e poi siete i primi a non rispettarla, qualsiasi essa sia, beh, non pretendiate lo facciano loro.
Cadere e rialzarsi- genitori, non sostituitevi ai figli
Gli adulti non capiscono che devono insegnare i ragazzi a cadere. Ebbene sì.
Sbagliando si impara, sempre. Evitare di affrontare le difficoltà quotidiane perché secondo voi così li proteggete non va bene.
Come farebbero a crescere, a responsabilizzarsi, a diventare pian piano adulti e affrontare la vita con le loro forze se cercate di evitar loro tutto questo?
Qualsiasi sia la difficoltà qualsiasi sia il motivo per cui si cade, metaforicamente parlando, lasciate che i vostri figli cadano. Sarete poi voi, insieme, a cercare il modo per non cadere più, per no fare più lo stesso errore ma lasciateli cadere.
I genitori devono aiutare i ragazzi a crescere, a imparare a capire dove hanno sbagliato e a sviluppare il pensiero analitico per riuscire a trovare una soluzione.
Non sono solo i ragazzi a crescere, ma siete anche voi che crescete con loro, ricordatevelo sempre.
Buongiorno amici. Oggi educhiamo con i gesti🙂 attraverso un bellissimo video
oggi non voglio fare nessun discorso particolare.
Lo sapete che molte volte uno sguardo, delle immagini, un gesto valgono più di mille e più pole .
E questo è il caso.
Giappone-educhiamo con i gesti
Stavo giusto postando un argomento riguardante i nostri cari adolescenti quando, online, vedo questo video e me ne innamoro.
Un video che dovrebbe essere visto quotidianamente da grandi e piccini perché riassume, in pochi secondi, il senso del rispetto e della gentilezza. L’educazione che, i genitori in primis, dovrebbero insegnare ai propri figli.
I genitori, che devono essere una guida e un buon esempio per i ragazzi fin dalla nascita perché, come dico sempre, i più piccini apprendono dai comportamenti più che dalle parole. Ed è questo il senso di questo video.
Educhiamo con i gesti
Se ad un bimbo così piccino viene detto mille volte, e magari anche a mo’ di rimprovero, che bisogna essere gentili, bisogna fare sedere prima le persone anziane, o una dona incinta, qualsiasi persona abbia più bisogno di noi di un posto sull’autobus, molto probabilmente non apprenderebbe se prima non vedo il, genitore che lo fa.
In Giappone hanno trovato un modo molto carino per insegnare tutto questo.
Nel video i bambini sono impegnati coi gesti, non con le parole, ad essere rispettosi e gentili verso chi ha più bisogno di noi.
E come sono rimasta colpita io, da adulta, di tutto questo lo saranno stati sicuramente tutti i bimbi che hanno visto e che ne sono stati convolti.
Esempio
Quindi imparate, voi adulti , ad educare col vostro esempio. Siate i migliori influencer dei vostri figli.