Accorgersi

Il senso del nostro stare al mondo

Buongiorno amici. Oggi riflettiamo sulla parola accorgersi.

Accorgersi

Il sentire che una persona ha bisogno di noi anche se, questa, non lo dice a parolw.

E’ sinonimo di empatizzare, di capire, di ascoltare, quello che tutti dovremmo fare con chi ci sta accanto, con chi amiamo e con chi ci sta semplicemente parlando.

Ci accorgiamo quando ci passa davanti qualcosa o qualcuno che attira la nostra attenzione per un qualsiasi motivo. A volte il motivo è positivo altre volte no.

Il problema , oggi, è che non ci accorgiamo più degli altri, nemmeno di chi vive con noi , base di ogni malessere adolescenziale.

Gli adolescenti

Sì, perché alla base di ogni problema che caratterizza questa fascia d’età c’è il non sentirsi visti. Il fatto che “i miei non si accorgono di me. E’ come se io non esistessi in casa e per farmi notare devo urlare. O fare qualcosa che a loro non piace “…o smettere di mangiare, fare uso di sostanze, non andare a scuola, farmi del male, togliermi la vita, scappare di casa.

sì, è tutta responsabilità dei genitori che, spesso(non generalizzo mai) , non hanno tempo per loro. Riempiono la giornata, ovviamente, di lavoro…e poi di tempo per loro… e poi si è stanchi e “magari ti ascolto dopo…adesso sono stanca/o lasciami risposare”.

Ma non funziona così. I vostri figli non sono un accessorio da arredamento . Quando sono adolescenti vivono un periodo complesso della loro vita ricco di cambiamenti, domande da porsi, problematiche da risolvere di qualsiasi origine e natura…e se non ho nessuno che mi ascolta in casa mi dite dove devo andare, con chi devo parlare?

La maggior parte delle volte , quando si accorgono di non essere visti, cercano riposte in posti e n persone che non possono darne. Gli amici son amici, non hanno l’esperienza di un genitore accorto per poter consigliar lui al meglio. E quindi? E quindi ci si sente soli, affranti, depressi.

Non solo scuola-accorgersi

I ragazzi non sono solo scuola non sono solo il sodisfare le aspettative e i bisogni dei loro genitori. No…per nulla, al contrario.

I genitori devono crescere con loro, devono immergersi nel loro mondo, devono interessarsi per far sì che, tra loro, ci sia un dialogo, comunicazione.

Per far sì che non cerchino risposte in altri luoghi se non casa loro.

per capire che, nel momento del bisogno, c’è sempre qualcuno a casa che può aiutarli a capire, a risolvere le loro problematiche e perplessità.

Per apire che, nonostante tutto, loro ci sono e ci saranno sempre a supportarli senza avere pregiudizi e giudizi sulla base di…niente.

Chiedete loro come stai e anche se non vi risponderanno o vi risponderanno “Male”, magari stizziti, scocciati, non ce l’hanno con voi, mai. E’ proprio in questi momenti che hanno più bisogno di voi.

Imparate ad accorgervi del loro stato d’animo, del loro malessere. Imparate a capirli solo osservandoli e avvicinatevi, senza dir nulla. Fatelo sena giudicarli, senza arrabbiarvi. Solo in questo modo riuscirete ad instaurare con loro un rapporto fatto di comprensione, di rispetto reciproco, di dialogo, quello vero.

E voi, impegnatevi ad ascoltarli attivamente. E vi ricordo che se avete bisogno del mio aiuto potete tranquillamente contattarmi

Alla prossima amici:)