No , felici. Vediamo come fare.
Buongiorno amici. Oggi discussione: figli performanti? no, felici.
I genitori vorrebbero figli performanti, ma gli adolescenti chiedono solo di essere felici. Questa la tesi dello psichiatra Sergio De Filippis, docente di Psichiatria delle dipendenze all’Università La Sapienza di Roma e direttore sanitario di Villa von Siebenthal.
Ansia e depressione
Secondo De Filippis, alla base dell’ansia e depressione che colpisce la metà degli adolescenti italiani c’è tanta solitudine e l’incapacità di sentirsi performanti.
“Noi adulti stiamo cercando ossessivamente di crescere giovani performanti, ma ci dimentichiamo che chiedono solo di essere felici” afferma De Filippis. L’adolescente si sente inoltre invisibile, coccolato da piccolo ma poi lasciato solo quando diventa più grande. “Molte volte il genitore si trasforma in adolescente per compiacere il figlio, diventa suo amico. Niente di più sbagliato perché l’adulto deve fare l’adulto, il padre deve fare il padre, la madre la madre. I genitori non possono gareggiare su chi ha più appeal sui social” sottolinea l’esperto.
No ai genitori adolescenti
Molto spesso noto che il considerarsi amici dei propri ragazzi viene fuorviato, non viene capito.
Gli amici, in età adolescenziale, sono il gruppo dei pari, i loro coetanei. Le parsone con cui svagarsi, con cui ridere avere i propri piccoli segreti, confidarsi dell’amore che ci fa battere il cuore.
Tutto questo è raro sia condiviso coi genitori. Non essere amici non vuol dire fare il carabiniere.
Ma i genitori sono importantissimi per i ragazzi, anche se a volte non sembra sia così.
Il ruolo del genitore deve essere quello di supporto, di persona ,matura che consiglia nel modo giusto. Se devo chiedere un coniglio su una questione molto importante devo pensare di poterlo fare con una mamma o un papà che mi ascoltano davvero e che hanno l’esperienza giusta per potermi aiutare a capire cosa fare in diversi ambiti.
l porto sicuro, la casa intesa come focolare in cui non vengo giudicato e, per fare ciò, il genitore deve essere autorevole e mai autoritario. Non l’amico.
Il pensiero dello psichiatra
De Filippis è consulente scientifico del progetto “Mi vedete?” che ha coinvolto oltre 1.800 studenti, insegnanti e famiglie negli istituti scolastici con l’obiettivo di ascoltare gli adolescenti e rispondere ai loro bisogni inespressi. “Ossessivamente pensiamo che nostro figlio debba essere il più bravo a sport o a scuola, senza capire che questo è il piacere di noi genitori, non del figlio” rimarca. “Dobbiamo far sì che i ragazzi commettano errori, cadano e poi si rialzino da soli. Le cicatrici sono importanti in tenera età.”
D’accordissimo. Non abbiate troppe aspettative su vostri ragazzi.
Non progettate la loro vita , scolastica, lavorativa e privata perché, sicuramente, avranno altre mete diverse dalle vostre e va bene così.
Piuttosto, aiutateli e seguirla la loro strada, insegnate loro a sbagliare e a correggere i loro errori. A metterci anima, corpo, mente e cuore per conquistare i loro obiettivi.
E se avete bisogno di una mano contattatemi
Alla prossima amici:)