Vediamo quali sono le dinamiche che ci portano a farlo.
Buongiorno amici. Oggi riflettiamo sul perché mentiamo online..e off?
Bugie
Ma lo sapete che le bugie non hanno sempre un’accezione negtiva? In questa diretta parleremo proprio di questo.
Innanzitutto faremo una distinzione tra bugie bianche, quelle appunto giustificate, e quelle nere, dannose per chi le riceve.
Bugie che uniscono
Sembra una banalità, un assurdo ma mentre le buge nere spezzano legami, quelle bianche possono crearli e unirli, rafforzarli.
Le bugie bianche sono dette per non rimanere soli. Fateci caso, chi è più sicnero ha pochissme perosne al suo seguito.
Ma sapete che vi dico, melgio, perché di quelle persone vi potrete sempre fidare.
Bambini e ragazzi
E, udite udite, chi dice più bugie nere sono proprio i bambini. I ragazzi più grandi tendono più a dire quelle bianche Ma non voglio spoilerare nullad ella diretta quindi…vi lascio i link per vederla.
Io spero che il riflettere sul perché mentiamo online..e off? vi sia di aiuto .
E vi ricordo che se avete bisogno di me potete contattarmit rmaite la sezione “contatti e consulenze” del sito
da riempire di cose belle, momenti felici, persone amorevoli d esperienze meravigliose.
Buongiorno amici. Oggi vediamo come creare uno spazio nella nostra mente da riempire delle cose e perone più belle, che possano migliorare la nostra vita.
A volte spendiamo così tante energie per sopportare certe situazioni credendo di essere forti, quando invece la scelta più coraggiosa che possiamo fare e proprio quella di lasciarle andare.
Durante l’infanzia, l’attaccamento è necessario al bambino, al fine di stabilire e definire il rapporto con i propri genitori e con il mondo.
Su questo modello, poi, verranno costruiti tutti i legami di intimità e di amore con gli altri.
Se la natura di questo attaccamento è sana, riusciremo a intessere relazioni soddisfacenti e di fiducia. Quando però l’attaccamento diventa nocivo, anche solo per la nostra condizione psicologica, è necessario imparare l’arte del lasciare andare.
Quanta negatività stai accumulando?- creare uno spazio
Come possiamo pensare di stare bene se continuiamo a mantenere la mente all’erta, se non lasciamo mai andare nulla? La mente chiacchiera incessantemente, e troppe volte è focalizzata su pensieri di ansia, paura, rabbia. I pensieri non sono neutri: hanno una carica emotiva.
E c’è dell’altro: i pensieri creano sostanze che inondano il nostro corpo. È facile comprendere che pensieri “stressanti”, ovvero quelli che ci danneggiano oltre a rovinarci la giornata, con il tempo minano addirittura la nostra salute.
Pertanto, è importante imparare a chiudere i cerchi, o capitoli della nostra vita, che è la stessa cosa.
Significa lasciare andare persone o esperienze che in un determinato momento avevano un senso, ma che ora non lo hanno più. Significa voltare pagina e aprirsi a nuove esperienze.
“Lasciar andare” significa non forzare le cose
Significa lasciare che “fluiscano” naturalmente! Consapevoli del fatto che lottare insistentemente per qualcosa da cui, siamo certi, non trarremo frutti, può precluderci la scoperta di nuovi traguardi, nuove cose o persone che potrebbero renderci felici.
Comporta quindi l’accettazione del fatto che alcune cose “sono come sono” e che giudicarle o tentare di cambiarle (quando non se ne ha il potere o semplicemente il diritto), comporterebbe un inutile spreco di energie.
Per quali strani percorsi mentali o emotivi continuiamo a farci del male?
E per quale motivo persistiamo anche di fronte alle evidenze negative di determinate situazioni sociali, o di legami affettivi ambigui che ci procurano solo dolore?
Pur accettandoci e instaurando un buon rapporto con noi stessi, o vivendo la reciprocità di un amore, siamo capaci lo stesso di creare l’inferno nella nostra vita interiore, spingendoci a negare ogni sembianza di felicità.
Spesso il restare intrappolati in relazioni distruttive nasconde problemi più profondi.
Ad esempio, a volte accade che tanto più malsane sono le relazioni familiari tanto più lo sono anche quelle di cui ci circondiamo nella vita adulta.
Se abbiamo imparato a dover soddisfare l’altro, più che noi stessi, per sentirci amati e accettati, nelle relazioni adulte tenderemo a corrispondere alle aspettative altrui in modo automatico, senza dare importanza a noi stessi.
Ecco perché chi nasce in famiglie con dinamiche relazioni disfunzionali è probabile che, una volta adulto, possa farsi coinvolgere in relazioni tossiche e non funzionali al suo benessere e pertanto poco soddisfacenti.
Perché chiudere con il passato?-creare uno spazio
Il passato fa parte di noi, ha contribuito a renderci quello che siamo.
Non possiamo semplicemente nasconderlo perché prima o poi tornerà. Pertanto, è essenziale imparare a sistemare le cose con il nostro passato.
Solo quando assumiamo e accettiamo queste esperienze ci liberiamo dal loro peso e possiamo continuare il nostro cammino.
Sono migliaia le ragioni per cui ci aggrappiamo al passato, ma tra queste vi è sempre la paura dell’ignoto e la nostra tendenza a rimanere nella nostra zona di comfort.
Anche se suona contraddittorio, ci fa più paura fare il passo successivo piuttosto che continuare a soffrire restando nel punto in cui ci troviamo.
Ma non possiamo vivere il presente tenendo un piede nel passato. Ciò che è è successo è successo, dobbiamo liberarci della sua influenza perché altrimenti non potremo crescere come individui!
Infatti, crescere non significa solo appropriarsi di nuove competenze, acquisire conoscenze e incontrare nuove persone, ma significa fondamentalmente troncare con il passato.
Per conquistare alcune cose dobbiamo lasciarne andare altre. Questo significa che dobbiamo avere il coraggio di chiudere i cicli della nostra vita e lasciarci alle spalle le persone o le esperienze che, anche se in un determinato momento ci hanno dato molta felicità, ora rappresentano solo un ostacolo alla nostra crescita.
Cosa dovremmo lasciare andare?- creare uno spazio
Tutto quello che ci fa male e genera delle sofferenze inutili
Tutto quello che ci toglie felicità e ci fa morire un po’ ogni giorno, spegnendoci lentamente
Tutto quello che ci tiene legati al passato sulla base di false speranze
Tutto quello che è privo di significato nella nostra vita attuale e non si adatta alla nostra nuova visione del mondo
Tutte le persone che ci hanno lasciato e non vogliono che facciamo parte della loro vita
Tutti quei luoghi in cui non ci sentiamo più a nostro agio e dove andiamo solo per dovere o per abitudine
Tutte quelle abitudini, credenze e atteggiamenti che sono un ostacolo per la nuova fase della vita che stiamo per affrontare
Chiudere i cerchi della vita non significa mettere la parola fine, ma è piuttosto l’inizio di qualcosa di nuovo.
Quando è il momento di lasciare andare?
Quello che si è vissuto ha fatto male, certo, ma quello che si fa con il proprio dolore è probabilmente più importante del dolore stesso. Si preferisce riuscire a godersi per intero la vita che si potrebbe avere o si preferisce rimuginare all’infinito sul passato e su qualcosa che non può essere cambiato? Ma come si può lasciar andare le ferite del passato e andare avanti?
Quando abbiamo troppe aspettative su di noi
Le aspettative sono quelle che ci tagliano fuori dal flusso della vita, ci portano lontano dal momento presente e ci fanno dire: “sarò felice solo quando avrò una nuova relazione, un nuovo lavoro, una nuova casa, etc”.
Senza aspettative non viviamo più schiacciati tra passato e futuro, siamo presenti. Solo così possiamo assaporare il qui e ora.
Se la nostra mente è continuamente sballottata tra le ferite del passato e le apprensioni per il futuro, come possiamo goderci la magia del presente? Come facciamo allora a vedere, sentire, percepire la bellezza dell’attimo corrente?
Quando ci ostiniamo a volerci far amare
Non possiamo forzare nessuno ad amarci, ma possiamo essere una persona da amare.
Non dobbiamo forzare nessuno a rimanere nella nostra vita quando vuole andarsene. L’amore è libertà, non dipendenza o forzatura. La fine di un amore non é la fine del mondo.
Ogni persona che esce dalla nostra vita lo fa per una ragione, ma non lo fa mai senza prima averci insegnato la lezione. Lasciamo che le cose accadono e si risolvano da sole.
Quando si è legati a un passato che ci tormenta- creare uno spazio
Il passato è passato e non può essere cambiato.
Il segreto della libertà e della felicità non sta nella vendetta, nel rancore verso chi ci ha fatto del male e ci ha fatto anche piangere, ma nel lasciare che le cose si sistemino da sole, naturalmente e nell’imparare dagli errori.
Ciò che conta di più non é il primo capitolo, ma l’ultimo. Liberiamoci dalle catene del passato, apriamo il nostro cuore e la nostra mente a nuove esperienze!
Quando stiamo sacrificando la nostra felicità
Una relazione dovrebbe essere una condivisione di amore, un dare e avere, non un prendere e basta.
Se la persona accanto a noi non ci dà la serenità che cerchiamo è meglio chiudere. Non ha senso elemosinare amore con chi non ci merita o non ci apprezza..
Non permettiamo che questo succeda, non sacrifichiamo la nostra dignità e la nostra felicità solo per tenere qualcuno accanto a noi.
Ripetiamoci sempre, ogni giorno “IO SONO LA PERSONA PIU’ IMPORTANTE DELLA MIA VITA!
Lasciare andare è un atto che richiede coraggio
Un famoso detto napoletano recita: “Acqua ca nun cammina, fa pantano e feta” (acqua che non scorre si intorbidisce e fa cattivo odore).
Questo vecchio proverbio rende pienamente il concetto: tutto quello che non lasciamo fluire si sedimenta dentro di noi, lasciandoci con energie “sporche” che ci affaticano.
Certo, non è semplice capire quale sia il tempo migliore per andare oltre.
In generale, ogni volta che la memoria ci richiama alla mente attimi dolorosi del passato, e questi influenzano la nostra realtà nel presente, siamo imprigionati in un tempo che non ci rappresenta più.
Senza il peso dei pensieri negativi, il dolore, la sofferenza, riusciremo a camminare a passo svelto in questo folle viaggio che è la vita.
Lasciare andare non significa arrendersi, al contrario: vuol dire accettare la sfida e imparare a non avere bisogno di niente, se non di quello che ci consente di essere felici.
Trova la parte di te che non rimugina ma sente, che non pensa ma sa, che non dubita e vive, fiduciosa nel fatto che non ti manca nulla in questo momento né per essere felice, né per affrontare le difficoltà.
Se vuoi che da questo momento qualcosa di straordinario entri nella tua vita, crea uno spazio da riempire.. di cose belle, di momenti felici, di persone amorevoli ed esperienze meravigliose.
Insomma, riempi di senso la tua vita perché ti porta a dare un immenso valore al presente. Ti porta ad Esserci.
Io spero che capre come creare uno spazio importante per stare bene nella nostra mente vi sia stato utile
Vi ricordo che se avete bisogno di me potete contattarmi nella sezione “contatti e consulenze” qui
Buona sera amici! Oggi parliamo di bugie e di bugiardi patologici.
BUGIE: VANNO DETTE?
Sì parla sempre dei figli che mentono o nascondono, a volte anche a livello patologico, ciò che fanno in famiglia.
Ma anche genitori mentono. Ma quando è perché? Ed è giusto farlo?
È naturale che un genitore tenda spesso a tranquillizzare il proprio figlio dicendogli di non preoccuparsi e che va tutto bene. Una frase che in un adolescente, invece, può generare l’effetto contrario e incrementare la sua preoccupazione.
Una frase che fa scattare in tanti ragazzi una serie di emozioni negative è: “L’ho fatto per il tuo bene”. Non la reputano una valida giustificazione e non credono sia fare il loro bene visto che poi non stanno bene e non sono sereni.
La verità, ovviamente ben ponderata e circostanziata, li aiuta anche a imparare ad affrontare la realtà che non sempre è rosea, e li aiuta anche a gestire le emozioni ad essa correlate.perche’ i ragazzi si sentono grandi e hanno bisogno di lealtà.
Non mi fido più di loro, mi tengono troppo spesso le cose nascoste, non capisco quando mi dicono la verità o meno, ho sempre paura che manchi sempre qualcosa, tutto questo non mi fa star tranquillo”.questo pensano i ragazzi e allora vale la pena mentire?
Dire loro cosa non va, trovate il modo giusto ma fatelo. È l’unico modo per portarli a non nascondervi le cose a loro volta. Siate sempre l’esempio.
IL BUGIARDO PATOLOGICO
Ognuno di noi è venuto a contatto almeno una volta con un bugiardo patologico. Ma come si riconosce? chi soffre di mitomania il confine fra bugia e realtà diventa piuttosto labile.
Spesso, queste persone credono alle storie inventate che raccontano e non riescono ad affrontare la realtà.
Perché tutto questo? Nascondere la propria fragilità: il mitomane cerca sempre di nascondere le sue insicurezze crea delle fantasie nelle quali si identifica come un supereroe un manipolatore degli altri e della realtà: questa caratteristica gli permette di rendere reali la sua fantasia e le sue bugie. Perdita del contatto con la realtà Non può permettersi di provare angoscia e senso di colpa nei confronti delle persone che manipola con le menzogne, perchè significherebbe ammettere il suo fallimento.
“SINTOMI” 👉 Vive una vita perfetta: si presenta sempre come un vincente 👉 Non è empatico, e rifugge il senso di colpa. 👉 Tutto gli è dovuto, normalmente ha un carattere egocentrico e un atteggiamento egoista 👉Si sente superiore agli altri 👉Si sente irresistibile e raggiera le persone 👉 Non tollera le bugie degli altri e ha sempre ragione
Ma c’è un modo per smascherarlo e difendersi da lui?
Assolutamente sì.
Ti invito a guardare la diretta sul tema che ho realizzato sul mio profilo instagram.
Buon pomeriggio amici. Oggi parliamo di esternare le nostre emozioni.
Di quanto troppo spesso non lo fcciamo e di quanto, invece, è importantissimo farlo.
COMUNICARE LE NOSTRE EMOZIONI
Comunicare sentimenti ed emozioni è da sempre vitale nella comunicazione umana.
Pensa ad esempio alla paura. Saper istintivamente manifestare la paura, e saper riconoscere questo sentimento nel volto dell’altro, può permettere di salvare la propria vita e quella degli altri.
Può essere difficile per te esprimere le tue emozioni per molti motivi diversi.
Ad esempio:
Sei stato educato a non manifestare i tuoi sentimenti perché considerati segno di debolezza
Hai subito qualche forte trauma che non hai ancora elaborato; hai quindi paura di affrontarlo e cerchi di seppellirlo dentro di te
L’ambiente non è accogliente e temi di essere deriso o rifiutato
Sei nuovo in un certo ambiente, non conosci bene gli altri e non sei sicuro di essere capito se manifesti il tuo io profondo
Essere consapevoli dei propri sentimenti profondi richiede maturità e autoconsapevolezza. È frutto di un cammino di crescita.Solo dopo, siamo pronti a manifestarli. A patto di averne il coraggio.
SAPPIAMO FARLO? esternare le nostre emozioni
Talvolta non siamo in grado di riconoscere ed affrontare i nostri sentimenti. Un trauma o un grande dolore ci ha travolto.Reprimere continuamente i tuoi sentimenti è pericoloso, perché i sentimenti repressi si trasformano facilmente in aggressività e/o depressione.
Esprimere i propri sentimenti a qualcuno che ci accoglie e ascolta con il cuore, permette infatti di ridurre il livello di stress, con effetti benefici ad esempio per ipertensione e sistema immunitario.
Ma ragazzi, aldilà delle spiegazioni troppo scientifiche, c’è solo una ragione, che racchiude poi tutte le altre, che dovrebbe portare tutti ad esternare le proprie emozioni: lo star bene.
Star bene con noi stessi e con chi ci circonda.
Che senso ha reprimersi? Provate a pensare quante volte potevamo evitare discussioni sterili, incomprensioni se non ci fossimo trattenuti a dire, in modo civile ovviamente, quello che avevamo dentro in quel momento.
Pensate quante volte i vostri figli si reprimono per paura di essere giudicati, o di farvi soffrire, di far preoccupare. Per paura di una vosra risposta reazione e allora che succede? la cosa più sbagliata: ci si chiude e si cercano risposte da chi o cosa non potrà darcele.
Non riuscite a sbloccarvi? beh, che cis arei a fare altrimenti?:)
Io spero che il tema esternare le nostre emozioni vi abbia fatto riflettere.
Vi ricordo che per avere delle consulenze private e cominciare un percorso insieme collegatevi a questa pagina
Cosa fare se i figli raccontano bugie spesso e volentieri
Ah l’adolescenza. Croce e delizia per i genitori e per i ragazzi. Oggi parliamo di bugie bugie bugie
Sì, perché è l’età delle ribellioni, del cambiamento, degli sbagli e dei disagi.
Molti di loro possono cadere in stati d’animo e problematiche di una certa importanza :depressione, autolesionismo, disturbi alimentari ansia droghe.
Ma ci sono dei segnali che i genitori devono captare per capire se i figli si trovano in queste situazioni.
SEGNALI
I segnali sono :sbalzi d’umore, apatia, difficoltà a emanciparsi dai genitori.
Il modo migliore per un genitore, sempre, è osservare…osservare ogni minimo cambiamento.
Ogni minima reazione, ogni silenzio, ogni variazione di peso, di comportamento, improvviso e senza un’apparente motivazione.
Non chiedete direttamente al ragazzo, negherebbe.
COSA FARE?
La cosa fondamentale è trovare una via di mezzo tra autorevolezza e dialogo, vicinanza.
CREARE UNO SPAZIO SICURO: uno spazio in cui voi genitori non farete altro che ascoltare il ragazzo; uno spazio in cui farete capire che, per ottenere quello che desiderano, non bisogna per forza mentire.
CHIEDERE LA VERITà: non imposta quante volte avete fatto un discorso profondo sull’onestà. Ora, c’è bisogno di un corso di aggiornamento sul tema. Quindi, dì cos’è l’onestà e condividete col ragazzo i motivi per cui volete conoscere la storia completa di un determinato accaduto. Senza additare, senza giudicare. Solo conoscere.
CONSAPEVOLEZZA: fate finta di nulla se vi accorgete che ancora non vi dirà la verità. Questo passaggio è utile per creare un rapporto tra voi.
DISCUTETE LE SOLUZIONI: questo passaggio serve solo quando la storia che volete conoscere è completa. A quel punto, arriva il momento di far capire al ragazzo come può raggiungere gli obiettivi anche senza mentire.
NESSUNA VERGOGNA: regola fondamentale che deve vigere nella vostra casa. Nessun insulto, nessun alzare la voce. Quando un ragazzo viene punito, e prova vergogna per aver mentito, mentirà ancora. Provate sempre empatia per vostro figlio. Non è tanto importante ,a menzogna ma quello che impara da questa.
E se avete bisogno chiamatemi.
Io spero che il mio articolo BUGIE BUGIE BUGIE vi sia stato utile.