Come riconoscerla, come uscirne, come aiutare.
Buon pomeriggio amici:) Oggi voglio parlarvi di dipendenza da gioco.
ORIGINI
Alla base, il gioco è qualcosa di fondamentale per i ragazzini, per i bimbi perché aiutano a sviluppare fantasia, creatività, aiuta a relazionarsi con i coetanei.
Quando, invece, si parla di gioco d’azzardo si pensa subito alla dipendenza, non alla socializzazione ma al giocare unicamente per vincere, con un rischio molto alto di spendere troppi soldi.
GIOCATORI
Un giocatore che gioca per svago non è problematico. Un giocatore che lo fa per sentirsi grande, per un senso di onnipotenza, perché, dopo un po’, ne diventa dipendente tanto da accantonare gran parte dei momenti piùimportanti della sua vita sì, è patologia.
Patologia è, infatti, quando non hai più il controllo sul gioco ma è lui che controlla te.E anche se perdi sei portato a spingere sempre di più.
CAUSE
Le cause possono, talvolta, esser genetiche e socio demografiche. La maggior parte dei giocatori patologici è dis esso maschile. Sono persone amanti del rischio, come chi fa sport estremi perché ha bisogno di adrenalina per star bene, perchè è la loro valvola di sfogo..
Ma esistono delle variabili cognitive: fallacità del giocatore: quando il giocatore sopravvaluta le proprie capacità; illusione di controllo: esempio, quando vedete che un giocatore tira più forte i dadi è perché, nella sua mente, pensa che in questo modo avrà un risultato positivo; la quasi vincita: può succedere che, al gioco d’azzardo, una persona possa vincere ma non al 100% perle loro abilità . E quando questo accade, il giocatore patologico continua, continua finché non comincia a perdere tutto. E pensa “ok, ho vinto prima posso rivincere ancora”.
LE FASI
Vincente: si gioca per divertimento, e, spesso, si vince.
Perdente: il gioco, ormai, diventa una sorta di obbligo, di lavoro e comincia ad essere patologico.
Disperazione: il giocatre comincia a perdere soldi, a indebitarsi e comincia a chiedere, a volte anche no, aiuti alla famiglia, la vera vittima di tutto questo.
Critico: la vittima riconosce di avere un problema e chiede aiuto.
Ricostruzione: grzie all’aiuto di un terapista, il giocatore recupera i rapporti con la famiglia,nella migliore delle ipotesi.
Crescita: comincia il percorso di guarigione.
CONSIGLI
Se siete in questa condizione, non abbiate problemi a dichiarare i ostri debiti. Parlate del vosto problema, è il primo passo verso la guarigione vera.
Girate senza soldi in tasca e senza bancomat: questo è un validissimo aiuto. Affidate i vostri risparmi a una persona di fiducia e, quando dovete fare degli acquisti, vi darà la somma strettamente necessaria.
Evitate luoghi abitudinari: ad esempio quel bare dove giocate alle macchinette e qualsiasi posto che vi riporti al gioco.
Rivolgetevi ad un professionista: ultimo ma necessario step.
Io ci sono. Spero che questo articolo sulla dipendenza da gioco vi sia stato utile.
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Alla prossima ragazzi.