Lettera di una ragazza ai suoi genitori. Riflettete.
Buongiorno amici. Oggi leggiamo questa bellissima lettera “cari mamma e papà vi racconto chi sono”.
La fase adolescenziale è caratterizzata da numerosi conflitti e incomunicabilità tra genitore e figlio. Spesso gli adulti non sanno come fare, si trovano inermi davanti alle porte chiuse e alla confusione del figlio, altre volte però, non riescono a trovare la chiave d’accesso giusta, non vedono quello che dovrebbero vedere e non si accorgono che dentro quel corpo in trasformazione c’è un modo sommerso.
Le parole di una ragazza indirizzate ai suoi genitori possono aiutare a capire cosa succede nella loro testa.
LETTERA
Cari mamma e papà,
in queste poche righe proverò a cercare di spiegarvi chi sono, o almeno ci provo, visto che sono abituata a tenermi tutto.
Sono diventata adolescente, ormai ho 14 anni, anche se a volte per voi è difficile accettarlo perché mi considerate ancora la vostra bambina.
Tante volte non so neanche io cosa mi succede, mi sento strana, nervosa, alcune mattine mi alzo, mi guardo allo specchio e mi trovo carina, altre non mi posso vedere, mi faccio schifo e spaccherei lo specchio.
COME MI SENTO
A volte mi sento fortissima, altre sogno di essere come quelle fantastiche modelle o cantanti che seguo sui social e mi vergogno quasi a uscire.
Mi accorgo che il mio corpo che sta cambiando, i ragazzi mi guardano in modo diverso, guardano le mie tette, il mio sedere e a volte mi vergogno, mi imbarazzo e spero che esista qualcuno che non guardi solo quello.
Vorrei essere diversa, vorrei essere più sicura di me e magari a volte ne vorrei parlare con voi.
Spesso mi capita di sentirmi fuori posto, ho paura di dire cose stupide e di essere presa in giro dai miei amici, è per questa ragione che spesso faccio quello che fanno gli altri.
A voi potrà sembrare semplice la mia vita, perché ci sono poche responsabilità, invece non è così, ogni mattina devo combattere per trovare un posto in questo mondo.
Devo stare attenta a tutto, a come vestirmi, a quello da dire, ai miei profili, a quello che succede nelle chat, a tutto quello che accade per non essere tagliata fuori.
In più ci siete voi che sembra che l’unica preoccupazione sia la scuola e i voti e al massimo che non mi faccio le canne o non mi ubriaco e non vado a letto con il mio ragazzo.
Così la scuola diventa ancora più pesante, già il voto dei prof sembra un giudizio di quanto valgo come persona, in più quando rientro a casa devo affrontare pure il vostro e devo combattere con la paura e la rabbia della vostra delusione.
Quanto ritorno da scuola, la domanda che mi fate sempre è “Come è andata oggi a scuola”?
Ma secondo voi ho davvero voglia di rispondervi quando sono stanca, affamata e vorrei parlare di tutto tranne che della scuola?
Cercate di rispettare i miei tempi senza bombardarmi di domande e vedrete che sarò io stessa a cercarvi e a raccontarvi quello che mi va di dirvi.
Magari fatemi capire che vi interessa anche sapere come sto, perché non mi dispiacerebbe affatto.
Spesso mi definite scontrosa, lunatica e menefreghista, quella a cui scivolano tutte le cose addosso: sapete qual è la verità?
E’ che indosso una maschera per sembrare più forte di quella che sono e che tutte le volte che mi sgridate e criticate, quelle critiche mi fanno molto male.
Mi piacerebbe spiegarvi perché rimango incollata ore ed ore al mio smartphone e perché non ne posso fare a meno,.
Ma tanto non capireste l’importanza che ha per me, per voi rimarrà quell’oggetto che mi fa perdere solo tempo, non quello con cui mi relaziono e condivido e gestisco la mia vita.
Vi potrò sembrare strana, come se quello che faccio non avesse un senso, ma non mi giudicate per questo.
Mi spaventa fottutamente crescere, diventare grande, lo vedo difficile, devo fare delle scelte e in tutto questo ho ancora bisogno di voi anche se non ve lo dimostro e non ve lo faccio vedere.
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Alla prossima:)