Vediamo come capirlo e cosa fare.
Buongiornoa mici. Oggi il tema nasce da una domanda: e se la persona tossica fossimo noi?
Le persone tossiche mettono in pratica una serie di atteggiamenti svalutanti, critici e negativi, che finiscono per compromettere il benessere e la serenità di chi le circonda. E se chi assume comportamenti di questo genere non fossero gli altri, ma proprio tu? Rendersene conto non è facile né piacevole, ma necessario per migliorare le nostre relazioni sociali, oltre che il proprio equilibrio personale.
I segnali
Quali sono i segnali che indicano che potremmo essere noi a mettere in atto dei comportamenti tossici? Scopriamoli insieme.
Il primo atteggiamento a cui occorre prestare attenzione è l’aggressività. Se tendiamo ad approcciarci alle persone in maniera eccessivamente reattiva e, al contempo, osservazioni e critiche costruttive ci spingono a metterci sulla difensiva e a contrattaccare, dovremmo riflettere sulle ragioni del nostro modo di comportarci.
Spesso, infatti, questa modalità è tipica delle persone con una bassa autostima, animate da uno slancio perfezionista che, in realtà, cela un profondo senso di inadeguatezza.
Ma quali sono gli atteggiamenti in concreto che ci possono essere utili per identificarci come persone tossiche?
- Parlare e non ascoltare. Le persone tossiche tendono a non ascoltare e a parlare senza sosta, creando nell’interlocutore una sensazione di malessere e indebolimento. Le persone tossiche possono affrontare discorsi, parlare, ridere e scherzare senza curarsi minimamente del vostro stato d’animo
- Vittima: si sente una persona sfortunata a cui le capitano tutte le sfortune. Rifugge dalle proprie responsabilità, sottolineando come sia sempre colpa del mondo esterno e rigirando le situazioni per apparire sempre come la vittima.
- Pessimismo. Ha una visione pessimista e negativa di tutto ciò che lo circonda, e cercherà di demolire e distruggere ogni spinta e motivazione che arrivi da sé stesso o dagli altri.
- Opportunismo: agisce solo in base a un tornaconto personale e non c’è coerenza tra ciò che pensa e ciò che fa, in tutti gli ambiti, anche quello degli affetti.
- Riconoscimento. Ha bisogno di continui riconoscimenti da parte degli altri per soddisfare il suo ego. Il successo degli altri genera invidia e gelosia perché si sente usurpato del ruolo.
- Tutto è dovuto. SI sente in diritto di ricevere tutto ciò che le è stato donato, senza elargire nemmeno un grazie. E quando lo fa, o cerca di ammaliare qualcuno è semplicemente per sedurlo o ottenere qualcosa.
- Rancore e manipolazione. La persona tossica rinfaccia, serba rancore ed è pronta a tirare fuori anche eventi di molto tempo prima per far sentire in colpa o inadatta la persona davanti a sé e ottenere così ciò che vuole.
- Complessi di inferiorità. Anche se tendono a manifestare un complesso di superiorità, le persone tossiche tendono a mettere in mostra quanto sono brave e che hanno ragione sempre loro, proprio perché al contrario, soffrono di grossi problemi di autostima e di complessi di inferiorità.
Empatia e nervosismo, e…
- Manca di empatia e non ha interesse per le vite degli altri, tanto che procede sempre per il suo cammino senza valutare mai se ciò può arrecare danni agli altri o semplicemente senza interessarsi del proprio interlocutore o di chi gli sta accanto.
- Sarcasmo e cinismo: usano il sarcasmo e il cinismo per mettere in risalto diverse mancanze, soprattuto quando possono essere utili per sminuire gli altri.
- Controllo e nervosismo. Vogliono eccellere in tutte le situazioni e pertanto tendono ad essere persone molte nervose. Un altro aspetto è che tendono sempre a voler controllare tutto, anche le persone, senza disdegnare di ricorrere all’arroganza, per esempio alzando la voce, per ottenere ciò che vogliono.
- Critiche e pettegolezzi. Come abbiamo visto già nel paragrafo precedente le persone tossiche tendono a essere molto critiche verso sé stessi e anche gli altri, e non elemosinano sui giudizi negativi e sulle cattiverie, proprio in seguito alla loro insicurezza di base e bassa autostima.
- Migliori amici subito. All’inizio le persone tossiche tendono ad essere affascinanti e ammaliatrici, proprio perché tendono ad avere bisogno di persone che le seguano. Per questo tendono a simpatizzare, ammaliare e affascinare le persone per diventare subito amici. Un altro problema dovuto alla forte insicurezza, che fa cercare riconoscimento e apprezzamenti da chiunque lo circondi.
Cosa ci può trasformare in una persona che assume atteggiamenti tossici- e se la persona tossica fossimo noi?
Cosa ci può trasformare in persone che assumono atteggiamenti tossici? Vediamo alcune esperienze che possono influire sul volere bene a noi stessi e a chi ci circonda e quindi modificare i nostri comportamenti.
- Vivere una relazione tossica. Stare accanto a chi ci fa del male e continuare a rimanervi non è mai una scelta sensate. Entrare in una relazione tossica distrugge la propria autostima e coscienza di sé: quindi in primo luogo le relazioni tossiche ci fanno diventare delle persone tossiche nei confronti di noi stessi, ma non solo. Perché creeranno delle dinamiche che non ci permetteranno più di stare in mezzo agli altri prima di un processo di recupero. Se siete coinvolti in una relazione con un manipolatore, o di codipendenza o violenza, non abbiate paura a chiedere aiuto e cercate di uscirne il prima possibile. La cosa più importante siete voi stessi!
- Essere ipercritici verso sé stessi. Essere ipercritici verso sé stessi, incolparsi degli errori commessi in passato, privandosi così della possibilità, vi rinchiuderà in un circolo vizioso di sensi di colpa e tossicità. Lasciate andare il passato e guardate verso il futuro.
- Reprimere la emozioni: reprimere le emozioni e non esprimere ciò che si sente, può allontanarvi da voi stessi, sia nella relazioni che nei confronti di voi stessi. Trattenere i propri sentimenti può consumare e rendere tristi e sfiduciati nel confronto del mondo, ma sopratutto non permette agli altri di vedere chi siete in realtà e non vi permetterà di instaurare relazioni reali.
Se stessi- e se la persona tossica fossimo noi?
- Dimenticarsi di sé stessi. A volte capita di mettere sempre davanti le esigenze degli altri, o di avere la famosa sindrome della crocerossina, per dirla in maniera generalizzata, rischiando così di anteporre le esigenze degli altri alle nostre. Anche in questo caso quello che può succedere è incappare in relazioni tossiche e di dipendenza che porteranno dolore e frustrazione e farci sentire male, nei confronti nostri e degli altri.
- Pessimismo: anche il pessimismo è una forma di tossicità, perché stronca sul nascere qualsiasi idea, spinta o forma di creatività o possibilità. Ha senso essere realisti nei confronti del futuro, ma non ha senso pensare che le cose andranno sempre male né per noi né per gli altri. Anche perché molto spesso le nostre azioni vanno in direzione del nostro pensiero in un circolo vizioso che è meglio riempire di motivazione piuttosto che disillusione. Oltre al fatto che nessuno ha voglia di avere intorno a sé un uccello del malaugurio che gli ricorda sempre che tutto andrà male.
- Traumi ed eventi negativi: oltre ad alcuni caratteristiche comportamentali che possono generare atteggiamenti tossici, anche traumi ed eventi negativi possono portarci a trasformarci in persone tossiche. Se sentiamo malessere o tristezza nei confronti di eventi passati è sempre meglio farci aiutare e cercare di superarli, non importa quanto lontani siano.
- Ipersensibilità: anchel’ipersensibilità potrebbe trasformarsi paradossalmente in persone tossiche, proprio perché si tende a reagire in maniera molto forte rispetto agli stimoli o ai fatti della vita e molto spesso le altre persone non sono in grado di capire e tendono a scappare. Anche l’ipersensibilità può verificarsi in seguito a traumi.
Valutazione e se la persona tossica fossimo noi?
Avete realizzato che tendete a mettere in pratica uno o più comportamenti di questo tipo? Non reagite con l’autoassoluzione o con l’autocommiserazione: cambiare è possibile.
Per farlo, occorrerà lavorare su se stessi e sull’autoconsapevolezza, preferibilmente chiedendo l’aiuto di un professionista che possa aiutarci a conoscerci meglio e a riflettere più in profondità sulle radici di alcuni nostri atteggiamenti.
E se avete bisogno di me contattatemi.