Quando diventa dipendenza…e cosa fare per prevenire tutto questo?
Buongiorno amici. Oggi parliamo del rapporto subdolo dei ragazzi con l’alcol.
Soltanto nel weekend di halloween molte sono state le chiamate al pronto soccorso per intervenire su ragazzi per eccesso di alcol.
Di tutte le età, a partire dai 14/15anni.
Il dato da non sottovalutare è che iniziano a bere sin dagli 11 anni di età; il 55% degli adolescenti beve alcolici e il 24% fa mix di più bevande alcoliche nell’arco della stessa sera e beve ingenti quantità di alcol con l’intento di ubriacarsi, spesso all’oscuro dei genitori, completamente ignari dei comportamenti messi in atto dai propri figli.
Il gruppo dei pari
E’ importantissimo. Molti ragazzi, soprattutto quelli con una personalità più fragile, i più timidi, cercano di entrare a fare parte di gruppi di coetanei e, spesso, purtroppo, pur di essere accettati e di far gruppo , “uccidono” la loro vera natura, si uniformano, scendono a compromessi altrimenti…” mi sento solo ed escluso e mi prendono in giro. Così faccio quello che piace al gruppo”.
Quante volte mi capita, durante le consulenze, dis entire queste frasi e quante volte i genitori non sanno cosa fare.
atre volte , i ragazzi fanno già parte di famiglie in cui il consumo di alcool è eccessivo, altre volte provengono da comunità o da coppie di genitori dipendenti da sostanze alcoliche. Ed è lì lo scoglio maggiore.
I minori imitano quello che fa l’adulto, soprattutto se è il genitore. Perché vive con questo, perché ogni azione dei genitori è vissuta come la normalità anche se queste azioni di normale hanno davvero poco.
Mi è capitato di ascoltare ragazzi che dicevano di bere “per non pensare a quello che vivo a casa”.
E allora che fare? Cosa devono fare i genitori?
I genitori rivestono un ruolo fondamentale in termini preventivi e contenitivi. Significa arrivare prima che un figlio si metta in una condizione di rischio, accorgersi di ciò che accade sotto i propri occhi, contenere, mettere un freno e un cerotto quando serve. La prevenzione deve essere sicuramente messa al primo posto. Come fare?
1. SIATE UN MODELLO POSITIVO. L’apprendimento indiretto, attraverso i gesti e i comportamenti, vale più di tante parole ed è il più efficace in termini di educazione dei figli. Se i genitori sono i primi a bere molto o hanno un atteggiamento che incoraggia l’uso di alcol, i ragazzi saranno ancora più incuriositi e portati ad emularli, credendo che tale condotta non abbia effetti negativi.
2. MANTENETE APERTO IL DIALOGO. Sin da quando i figli sono piccoli, senza aspettare la piena adolescenza, mantenete aperta la comunicazione. È inutile dire soltanto “non devi bere perché l’alcol fa male”: lo sanno già, ciò che però non conoscono sono i reali meccanismi sottostanti e i limiti del loro corpo. Dovete fargli esempi concreti, confrontarvi con loro su episodi che magari hanno coinvolto i loro amici o su casi di cronaca realmente accaduti, perché altrimenti difficilmente crederanno che possa davvero far male.
3. NO ALLE PATERNALI. È importante anche non esagerare con discorsi lunghi e pesanti, perché altrimenti rischiate di concentrarvi soltanto su quello che i figli fanno o non fanno, perdendo di vista loro come persone. Lamentarsi sempre, porsi in modo rigido e fare continue paternali, porterà i ragazzi a spegnere il cervello, a non ascoltare e a ribellarsi ancora di più.
4. STABILITE REGOLE E CONFINI. Il genitore non deve fare l’amico, ma mantenere il ruolo educativo e mettere i paletti quando serve. I ragazzi hanno bisogno di limiti, anche se poi tendono a metterli in discussione e, se riuscite ad instaurare una relazione basata sul dialogo e l’ascolto, e non solo sui divieti, sarà più facile porre delle regole chiare, che siano condivise con i figli. In questo modo i ragazzi sono più portati ad accettare e a seguire le raccomandazioni genitoriali.
5. INSEGNATEGLI A SAPER DIRE DI NO. Fategli capire che in alcune situazioni si può sentire la pressione degli altri verso certe esperienze, ma che è importante pensare con la propria testa e non farsi condizionare.
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Alla prossima:)